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Un ennesimo difetto di notifica agli imputati, il secondo in due mesi, ha fatto slittare al 25 ottobre l’inizio dell’udienza preliminare. Stamani i difensori degli indagati, che sono 38, hanno fatto rilevare al gup, Maria Rosaria Di Girolamo, le irregolarità nella notifica del provvedimento che fissa l’udienza preliminare e subito dopo è stato disposto il rinvio. Tra gli imputati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio ci sono l’ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, del centrodestra; l’ex assessore all’Ambiente della stessa Giunta, Domenico Basile, e l’ex subcommissario per l’emergenza ambientale, Giovambattista Papello. La richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata dal procuratore aggiunto, Giuseppe Borrelli, e dal sostituto Paolo Petrolo che hanno contestato, a vario titolo, le accuse di associazione per delinquere, concussione, falsità ideologica, truffa e turbativa della libertà degli incanti. L’inchiesta Poseidone fu avviata nel 2005 dall’ex pm Luigi de Magistris, adesso europarlamentare di Idv, al quale fu revocata dall’allora procuratore Mariano Lombardi dopo l’invio di un’informazione di garanzia al senatore Giancarlo Pittelli.
Lombardi motivò la sua decisione con il fatto di non essere stato informato preventivamente dell’informazione di garanzia. L’inchiesta fu poi affidata al sostituto procuratore Salvatore Curcio e successivamente al procuratore aggiunto Borrelli ed al sostituto Petrolo.
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