La protesta dei migranti al porto di Gioia Tauro
1 minuto per la letturaSAN FERDINANDO (REGGIO CALABRIA) – Un gruppo di migranti che vive nella tendopoli di San Ferdinando ha bloccato il gate portuale di Gioia Tauro, chiedendo documenti per poter lavorare nei campi della Piana. La protesta scaturisce anche dalle difficili condizioni lavorative dei braccianti agricoli dell’area di Gioia Tauro.
Si sono presentati poco dopo le 7 bloccando gli accessi di entrata e uscita dal porto e distribuendo un volantino con le loro rivendicazioni. Momenti di tensione, nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, quando un’auto ha cercato di uscire dal porto investendo uno dei migranti che ha dovuto fare ricorso alle cure del 118.
«Le istituzioni – dicono i migranti – ci negano il permesso di soggiorno, costringendoci a dormire in tende o container e a lavorare per pochi euro l’ora senza contratto. Abbiamo deciso di scendere in strada e fare in modo di far capire che i nostri desideri non si possano più ignorare. Ci scusiamo per il disagio, ma non abbiamo altra scelta».
I migranti hanno chiesto ed ottenuto di essere accompagnati a Reggio Calabria dove saranno ricevuti dal prefetto.
Sul posto oltre a personale della Port security, anche polizia, carabinieri e finanzieri che stanno cercando di mediare con i manifestanti.
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