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«Voglio solo dire che io e mia moglie grazie alle intercettazioni forse riusciremo ad avere giustizia per la morte di nostro figlio. Perchè delle persone, che ancora non sono imputate, ma indagate, sotto intercettazioni hanno fatto nomi e cognomi». A parlare è Giovanni Gabriele, papà di Domenico «Dodò» (in foto) ferito a morte il 25 giugno dello scorso anno mentre giocava a calcetto su un campetto alla periferia di Crotone e deceduto il 20 settembre dopo tre mesi di coma.
Giovanni parla alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa «Liberi di giocare», un quadrangolare di calcetto organizzato da alcuni giornalisti sportivi crotonesi con l’associazione di Don Ciotti «Libera». Si tornerà a giocare sul campetto dove Dodò fu colpito dai colpi della criminalità organizzata, un mini torneo con quattro squadre. Una composta dai giornalisti e nella quel giocheranno anche Giovanni Gabriele e il cugino di Dodò che quella sera fu ferito dai colpi del commando che colpì a morte anche un uomo di 31 anni, Gabriele Marrazzo. Le altre squadre saranno composte da carabinieri, polizia e guardia di finanza. Dopo il torneo è prevista una fiaccolata silenziosa che partirà dal Palazzo di Giustizia di Crotone e arriverà fino a piazza Duomo dove, sul sagrato della Basilica, ci si radunerà per un momento di preghiera e di riflessione. Alla conferenza stampa hanno preso parte anche Antonio Tata referente di Libera per Crotone, l’assessore comunale allo Sport, Claudio Molè, il direttore di Crotonews.it, Vincenzo Montalcini e il giornalista di Sky e Tuttosport Bruno Palermo (tra gli organizzatori dell’evento) che ha ribadito come «il 25 giugno per il territorio crotonese non potrà e non deve essere più un giorno come tutti gli altri.
La memoria è la linfa vitale di un popolo che cerca il riscatto e vuole cercare di creare il seme per una società in cui la legalità sia al centro dell’azione e non il crimine. La scomparsa di Domenico è una tragedia terribile perchè non ci sono altri termini per definire l’assassinio di un bimbo di 11 anni nel momento più bello della sua esistenza e nell’attività più normale che ci possa essere a quell’età: inseguire un pallone per giocare».
L’appuntamento, dunque, è fissato per venerdì 25 giugno alle 18 presso i campetti di contrada Margherita e alle 20.30 nel piazzale del Tribunale di Crotone per la partenza della fiaccolata.
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