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In Calabria quasi il 4% dei casi per quanto riguarda i furti d’identità. Nell’anno 2009 sono stati frodati oltre 4,4 milioni di euro. La diffusione di questo fenomeno criminale non si arresta e, anzi, si registra un ulteriore incremento dell’importo medio delle frodi perpetrate attraverso il furto d’identità.
Più colpiti gli uomini, di età inferiore ai 40 anni, liberi professionisti. Secondo i dati raccolti da CRIF – società che gestisce il principale sistema di informazioni creditizie operante in Italia – nel 2009 sono state perpetrate frodi creditizie mediante furto di identità (ovvero quelle attività criminali finalizzate ad ottenere credito o acquisire beni con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene) per un importo complessivo superiore ai 177 milioni di euro, con un incremento di +22% rispetto al 2008.
Questi dati emergono dalla terza edizione dell’Osservatorio CRIF sulle frodi creditizie, che si propone di offrire, sulla base di analisi e dati statistici esclusivi, una inedita fotografia del fenomeno delle frodi e dei furti di identità, delle sue dimensioni nel nostro Paese e delle sue peculiarità, al fine di agevolarne una maggiore comprensione, funzionale anche ad una più efficace prevenzione.
Per quanto riguarda la ripartizione delle frodi per regione, l’Osservatorio CRIF registra una maggiore incidenza del fenomeno in Campania, Sicilia, Lombardia e Lazio, seguite da Puglia e Piemonte. Si tratta delle stesse regioni che anche nel 2008 occupavano i primi posti di questa poco invidiabile classifica, ad eccezione della Sicilia, il cui peso nell’ultimo anno è quasi raddoppiato rispetto all’anno precedente.
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