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Si era tuffato in mare per recuperare la sua canna da pesca, incurante della forte corrente. Il mare grosso lo aveva messo in seria difficoltà, al punto da fargli correre il rischio di annegare. Il protagonista è un pescatore di 62 anni. Il fatto è avvenuto ieri pomeriggio, sul lungomare Falcomatà, a Reggio Calabria.
Un poliziotto del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo, aggregato nella città calabrese in servizio di controllo del territorio, vedendo l’uomo in pericolo di vita, si è spogliato immediatamente della divisa e si è tuffato in mare per soccorrerlo. Nonostante la forte corrente e la bassa temperatura dell’acqua, con enorme sforzo, è riuscito a riportare a riva il pescatore, al quale, pallido, privo di coscienza ed ansimante, ha praticato la respirazione bocca a bocca ed un massaggio cardiaco: dopo alcuni minuti il pescatore ha ripreso coscienza. Subito dopo, il poliziotto, per l’enorme sforzo fisico, è svenuto. Sia il pescatore che il soccorritore sono stati trasportati in ospedale. Sono entrambi in buone condizioni di salute.

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