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«Troppo debole è la risposta che le Istituzioni, le associazioni ed i cittadini della provincia di Crotone stanno dando per contrastare l’iniziativa nazionale della maggioranza di centro-destra contro alcune province più piccole come quelle di Crotone e di Vibo Valentia». È quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale Francesco Sulla, segretario provinciale del Pd di Crotone. «Con l’emendamento del presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, Donato Bruno, del Pdl, al provvedimento sugli Enti locali, che prevede la soppressione delle Province con meno di 200 mila abitanti – prosegue Sulla – la Provincia di Crotone sarà cancellata e il suo territorio potrà essere addirittura smembrato tra più province contigue. Prosegue quindi la scellerata iniziativa del centro destra che oggi si porta avanti attraverso l’emendamento Bruno mentre, in un primo momento, era stata incautamente perseguita attraverso l’inserimento nella manovra economica». «E’ particolarmente grave, inoltre – sostiene ancora Sulla – che un organo del Parlamento come la Commissione Affari Costituzionale si spinga sino al punto di porsi in aperta violazione della Carta. L’art. 133 della Costituzione, infatti, prevede espressamente che: ‘il mutamento delle circoscrizioni provinciali e l’istituzione di nuove Province nell’ambito di una Regione, sono stabilite con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regionè. Il percorso parlamentare messo in piedi evidenzia quindi una stridente contraddizione col dettato costituzionale, così come risibile apparirebbe una siffatta pregiudizievole decisione in relazione al principio del federalismo a cui, Governo e maggioranza, dicono di ispirare la loro azione politica e legislativa». «E’, a nostro avviso, inconcepibile – sottolinea ancora il consigliere regionale – un provvedimento teso ad eliminare non tutte, ma solo alcune delle province italiane. Addirittura per mascherare scelte ingiustificabili, in favore di province difese da alleati di Governo, si erano introdotte eccezioni per le piccole province delle Regioni a Statuto Speciale o per quelle che avevano una, sia pur piccola, porzione di territorio confinante con paesi esteri. Il provvedimento avanzato colpirebbe solo le province più deboli e meno difese dalle rappresentanze parlamentari di maggioranza, giustificando un tale misfatto con la falsa motivazione di un risparmio economico, come se le Province delle grandi aree metropolitane fossero più utili ai cittadini di quelle di Crotone e Vibo e come se costassero meno di queste. Si impone, a nostro avviso, quindi, con ogni urgenza e con assoluta priorità – rispetto ad altri pur importanti temi – che la difesa della Provincia di Crotone divenga nei fatti la questione preliminare delle iniziative della Provincia di Crotone, dei Comuni, a partire da quello del capoluogo, e della stessa Regione, oltre che dei partiti politici». «Con la sollecitudine che il caso pretende – sottolinea ancora Sulla – vanno intraprese ad oras tutte le più idonee iniziative istituzionali e politiche di mobilitazione a difesa della tanto anelata e conquistata autonomia. Appare indispensabile l’immediata convocazione del Consiglio Provinciale e di tutti i Consigli comunali del territorio, ma anche del Consiglio regionale della Calabria, per testimoniare la ferma contrarietà e la decisa reazione e opposizione delle popolazioni interessate all’improvvido proposito della maggioranza e del Governo nazionale. Vanno, allo stesso tempo, ricercate tutte le intese con le altre realtà provinciali che, come Crotone, risulterebbero penalizzate da quella scelta. La ripresa della discussione in Commissione è prevista per il prossimo martedì 9 giugno e quindi è chiaro che non c’è tempo da perdere». «Il Pd di Crotone – conclude Sulla – chiede a tutte le forze politiche, alle associazioni democratiche, alle Istituzioni locali di lavorare in stretta sinergia a difesa delle nostre prerogative costituzionali e della nostra dignità».

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