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Saranno gli esami tossicologici, i cui risultati si sapranno solo domani, a chiarire le cause della morte di Aldo Maria Cantafio, l’uomo di 41 anni il cui cadavere è stato trovato nel pomeriggio di ieri nel portone di uno stabile in via Teano, nel quartiere Aranceto di Catanzaro. Oggi è stata eseguita l’autopsia che ha escluso la presenza di segni di percosse. Dagli esami tossicologici gli investigatori sapranno se l’uomo è morto per overdose, come viene ipotizzato, o se il decesso sia da attribuire ad altre cause. Domattina, intanto, si terrà l’udienza di convalida delle tre persone fermate dai carabinieri della Compagnia di Catanzaro. Due uomini sono accusati di morte come conseguenza di un altro delitto perchè sospettati di avere ceduto a Cantafio una dose di droga che potrebbe poi averne provocato la morte. La terza persona è accusata invece di favoreggiamento dei primi due. Secondo l’ipotesi investigativa, i due uomini si sarebbero ritrovati in casa di uno dei due nello stabile dove è stato trovato il cadavere insieme a Cantafio e qui avrebbero consumato droga risultata poi fatale a Cantafio. Gli altri due quando hanno visto l’amico stare male, spaventati, lo hanno portato nell’androne del palazzo. Solo dopo, uno dei due ha telefonato al 118. Oggi, nell’appartamento, c’è stato un sopralluogo dei carabinieri del Ris che hanno trovato tracce di sangue vicino alla porta di ingresso. Un elemento che potrebbe essere compatibile con l’ipotesi che Cantafio abbia avuto un malore con perdita di sangue dal naso.

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