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La tenuta «sociale della regione» e la sua «crescita e modernizzazione in ogni settore» sono gli «obiettivi principali della nona legislatura della Regione Basilicata», che si sorreggono «su cinque settori fondamentali»: lavoro, servizi di qualità, valorizzazione delle risorse disponibili, reti di imprese e innovazione dell’amministrazione pubblica. Sono questi i punti cardine del programma di governo che il Presidente della Giunta, Vito De Filippo, ha presentato oggi al Consiglio regionale. «E’ la seconda volta che mi viene concesso l’altissimo onore di assumere il carico politico di una legislatura», ha esordito De Filippo. «Un onore – ha spiegato – che è toccato nella storia di questa regione solo al suo primo presidente, Vincenzo Verrastro, ed il semplice accostamento alla sua figura mi intimidisce». De Filippo ha così iniziato la relazione, analizzando lo scenario economico e pronosticando che «l’economia della Basilicata soffrirà, per lo meno per un altro biennio, del momento di crisi dell’economia nazionale». Ha aggiunto che punterà «alla garanzia del lavoro» e allo sviluppo «dei servizi di qualità», che cercherà di «dare valore alle risorse disponibili come ambiente, acqua e petrolio», e che punterà « a favorire processi di ricompattamento del tessuto produttivo». «Verrà individuato – ha proseguito – un nuovo modello di sviluppo che coniugherà produttività e sostenibilità, incrementando il valore aggiunto degli investimenti in campo energetico». Per il presidente, «è indispensabile» anche, orientarsi verso «la gestione unitaria del ciclo dei rifiuti e l’incremento delle percentuali di raccolta differenziata». Dopo aver affermato che «la scelta di puntare sulla natura pubblica delle risorse idriche va rafforzata», De Filippo ha evidenziato che «per garantire l’acqua pubblica come bene primario, bisognerà individuare un unico soggetto gestore» e provvedere “alla trasformazione di Acquedotto lucano in azienda di multiutilità». Il Governatore ha anche annunciato che «la Regione incrementerà il sostegno all’Università della Basilicata fino al suo raddoppio (dieci milioni di euro)» e che «sarà redatta una legge regionale sul diritto allo studio universitario». Il dibattito sulla relazione avverrà nella prossima seduta del Consiglio, che è stata programmata per l’8 giugno.
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