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di ROSSELLA MONTEMURRO
OTTANTA grammi tra cocaina ed eroina, 25 dosi di metadone, hashish e marijuana.
Mancava solo la droga sintetica per offrire la gamma totale della sostanza stupefacente.
Se immessa sul mercato la droga avrebbe fruttato dai 10 ai 15.000 euro.
E’ stato grazie ai controlli serrati disposti dal questore di Matera Carmelo Gugliotta per prevenire il transito illecito delle sostanze stupefacenti monitorando il territorio che gli agenti della IV sezione Antidroga della Squadra Mobile hanno arrestato la notte scorsa con l’accusa di concorso in detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti il trentacinquenne Angelo Lorusso, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, e la sua convivente, una materana ventottenne, incensurata.
«E’ il primo risultato tangibile di un’attività di prevenzione voluta dal questore per il controllo sinergico del territorio che prevede posti di blocco effettuati dalle Volanti e dagli agenti e della Mobile all’ingresso e all’uscita da Matera», ha spiegato ieri il capo della Squadra Mobile Nicola Fucarino illustrando l’operazione “Drug Store”.
Durante i servizi straordinari condotti nel weekend nelle principali vie di accesso, l’esperienza degli agenti della Narcotici coordinati dall’ispettore Michele Giampetruzzi, nella notte tra domenica e lunedì ha consentito di fermare la macchina giusta.
Alla guida dell’auto, proveniente presumibilmente dalla Puglia, c’era la donna (Lorusso è privo di patente) che, insieme al compagno, non ha nascosto una certa rigidità e un evidente fastidio per il controllo.
La coppia è stata quindi invitata in questura per procedere ad una perquisizione più accurata.
All’interno del reggiseno della ventottenne, in un unico cellophane, c’erano 12 grammi di cocaina.
A questo punto i poliziotti hanno ritenuto opportuno procedere con una perquisizione domiciliare.
Sulle prime, nell’abitazione dei due, è stato rinvenuto solo un modesto quantitativo di marijuana per uso personale.
Poi, gli agenti hanno trovato del cellophane identico a quello che conteneva la cocaina, materiale per il confezionamento dello stupefacente e sostanze da taglio.
Ma il vero “Drug Store” era nascosto sotto i cuscini del salotto: 55 grammi di eroina in pietra del tipo brown sugar (in uno stato di purezza particolarmente elevato, hanno sottolineato gli inquirenti), hashish, metadone e bilancino di precisione.
Sulla presenza del metadone sono in corso indagini della polizia.
«Nessuno dei due fa uso di metadone perché non sono iscritti al Sert.
Dobbiamo accertare se si tratta di provenienza furtiva o se fa parte del mercato del mercato illecito.
E’ immaginabile che ci sia una rete di persone che acquisisce il metadone per cederlo nel mercato clandestino», ha detto Fucarino.
Lorusso, idraulico con precedenti specifici nel mondo dello spaccio, è stato accompagnato nel carcere di Matera.
Per la donna, cassiera in un supermercato, nonostante il ruolo importante nel concorso in detenzione di stupefacente destinato allo spaccio, sono stati disposti i domiciliari.
Entrambi sono difesi dall’avvocato Michele Porcari.
L’inchiesta è coordinata dal pm di Matera, Valeria Farina Valaori.
Il dispositivo messo in campo dal questore proseguirà anche nei prossimi giorni.
Con l’approssimarsi dell’estate, infatti, è guardia alta per il contrasto di pusher che sempre più spesso tendono a rifornirsi dalla Puglia per smerciare a giovani materani e dell’hinterland sostanza stupefacente.
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