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di LUCIANO CONTE
“Con un terzo dei tumori considerati prevenibili dalla medicina odierna, la Commissione e gli Stati membri dovrebbero intensificare i loro sforzi nella lotta contro questa malattia”. E’ il messaggio di una risoluzione sul piano d’azione per la lotta contro il cancro approvata dal Parlamento europeo, arrivata proprio in coincidenza con la giornata dell’azalea della ricerca della scorsa domenica in Italia, a favore dell’Airc. I deputati europei, con questa risoluzione, sollecitano “ulteriori azioni per promuovere uno stile di vita sano, riducendo così i fattori di rischio e auspicano maggiori investimenti dell’Ue in campagne di informazione e di prevenzione”. Attualmente, con più di 3 milioni di nuovi casi e 1,7 milioni di decessi all’anno, il cancro rappresenta la seconda causa di morte in Europa. Viene accolta con favore la proposta della Commissione di creare un Partenariato europeo contro il cancro per il periodo 2009-2013 al fine di sostenere gli sforzi degli Stati membri volti a contrastare la malattia, invitandoli ad elaborare al più presto piani oncologici integrati – essenziali per raggiungere l’ambizioso obiettivo a lungo termine del partenariato – di ridurre del 15% entro il 2020 il carico delle malattie neoplastiche. La risoluzione approvata afferma, inoltre, che la prevenzione è la risposta economicamente più vantaggiosa, poiché un terzo delle neoplasie è prevenibile, per cui bisogna produrre ogni sforzo per promuovere con ogni mezzo possibile il principio di prevenzione sia per quanto riguarda le pratiche mediche sia per stili di vita più sani, a incoraggiando gli Stati membri a investire maggiori risorse, appunto, nella prevenzione. In tale contesto, l’avvio di ulteriori azioni volte a garantire un ambiente che migliori la salute, tra cui attività di informazione sul fumo, nutrizione e alcol, e a potenziare le opportunità sul versante dell’attività fisica “sono auspicabili e non più procrastinabili, con la promozione di campagne d’informazione sullo screening dei tumori, rivolte al grande pubblico e a tutti i prestatori di servizi di assistenza sanitaria”. Con l’approvazione di questa risoluzione, il Parlamento europeo rafforza il sostegno alla ricerca sulla prevenzione del cancro, potenziando la ricerca sugli effetti delle sostanze chimiche nocive e degli inquinanti ambientali, della nutrizione, dello stile di vita, dei fattori genetici e dell’interazione di tutti questi elementi, suggerendo, inoltre, di indagare circa i legami fra il cancro e i potenziali fattori di rischio quali il fumo, l’alcol e gli ormoni farmaceutici e sintetici presenti nell’ambiente. E’ questa in concreto, da parte del Parlamento europeo, una nobile iniziativa che qualifica l’Ue in difesa della salute dei cittadini, con la sollecitazione agli Stati membri di garantire in tutti i paesi dell’Ue la disponibilità uniforme dei farmaci anti-cancro, tra cui le cure per tumori rari e meno comuni, per tutti i malati che ne hanno necessità, adottando misure coordinate per ridurre le disuguaglianze sull’accesso alle terapie e alle cure contro il cancro, inclusi i nuovi farmaci antitumorali “mirati”, recentemente immessi sul mercato. E’ questo il modo efficace per far sentire la vicinanza dell’Europa e per farne avvertire l’importanza della integrazione.

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