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«La Costituzione della Repubblica nasce dall’intelligenza di tante persone che, dopo lo sfascio della dittatura, hanno messo le loro energie al servizio della ricostruzione del Paese». Lo ha detto il sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, nel suo intervento al convegno organizzato a Cosenza dalla Cgil e dall’Associazione nazionale partigiani sul tema «25 aprile. Ancora Resistenza con la Costituzione, per la Democrazia, il Lavoro, i Diritti, la Libertà». «Si sente dire da chi vuole modificare la Costituzione – ha detto ancora Perugini – che essa sarebbe il frutto di una sorta di consociativismo. Se per consociativismo si intende l’intreccio di interessi negativi, è certamente qualcosa che deve essere combattuto. Ma se si vuole usare questo termine per interpretare in modo riduttivo e negativo il lavoro che uomini di culture politiche diverse hanno fatto per darci una Costituzione che pone al centro della vita politica e sociale i diritti fondamentali della persona, questa interpretazione va contrastata, perchè noi, al contrario, dobbiamo ancora oggi ringraziare l’Assemblea Costituente. Nel giorno della Liberazione, è quanto mai opportuno ricordare che la nostra Carta Costituzionale pone a fondamento della comunità dei cittadini il lavoro, l’uguaglianza di fronte alla legge, la pace. Essa è una pietra miliare per il passato, per il presente e per il futuro». Perugini ha anche sottolineato «l’esigenza di riflettere e discutere su quanto sta avvenendo nel Paese in tema di riforme. Occorre, infatti, a suo avviso aprire un grande confronto su come si possa realizzare un federalismo fiscale slegato dal federalismo istituzionale, su come si possa dare attuazione al federalismo fiscale senza capire quali sono le funzioni dei diversi livelli di governo del territorio, chiamati dal titolo V della Costituzione alla leale e reciproca collaborazione. Bisogna inoltre capire come si possa dare concretezza al principio dell’autonomia nel governo dei territori in mancanza di risorse. Si deve piuttosto lavorare, piuttosto, per un federalismo equo e rispettoso dei principi di solidarietà e sussidiarietà. Non serve alla crescita dei territori, ad esempio, sostituire il centralismo statale con un neocentralismo delle regioni». Secondo Perugini, «il confronto politico deve avvenire su contenuti come questi per invertire la tendenza di una società che disperde i valori della solidarietà. È necessario proseguire il cammino della libertà e della democrazia, recuperando i luoghi del dibattito, come facciamo questa mattina grazie alla Cgil e all’Anpi. Ringrazio la Cgil per aver voluto aprire nel centro storico della città la sede dell’Auser, perchè è uno di quei luoghi di mediazione sociale di cui oggi si avverte la mancanza. Senza questi luoghi, il cittadino ha come interlocutori diretti le istituzioni. La mia esperienza di Sindaco mi fa dire che ciò è sicuramente un bene, ma rappresenta anche un limite perchè il singolo è sempre portatore di domande individuali che invece, con la mediazione delle forze sociali, acquistano una dimensione di bene comune. Vedo e apprezzo il fatto che questa esigenza viene fortemente avvertita dalle più importanti sigle sindacali».
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