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di Renato Carpentieri
E’ Martone l’uomo in più per queste due gare. Nonostante l’ottima prestazione in termini di quantità e carattere nella finale d’andata a Voghera, Savino Martone contro il Grottaglie ha mostrato gli stessi “argomenti” a cui c’è da sommare la condizione ritrovata. Infatti, in un paio di partite ha letteralmente strappato la gara come si dice in gergo. Lavoro specifico del prof Lamazza e Martone è tornato a correre come un ragazzino. Sempre a pressare sui portatori di palla avversari ad a recuperare palloni. Certo, pretendere che Martone imposti anche il gioco sarebbe un po’ troppo, ma in una partita importante come quella con il Voghera un giocatore di carisma e personalità in mezzo al campo sarà determinante. Già all’andata non le ha certo mandate a dire, facendosi “rispettare” in mezzo al campo. Martone è giunto a Matera dal Latina e avrebbe dovuto fare il vice di Mazzoleni. Cosa impensabile viste le sue caratteristiche. Si è ritagliato spazi e una maglia da titolare sul campo. «Sono soddisfatto di come stanno andando le cose. Sentiamo che c’è intorno a noi grande entusiasmo e non solo per la Coppa Italia ma soprattutto perchè stiamo mettendoci impegno e voglia. I tifosi in fondo questo vogliono dai calciatori e ricevere gli applausi ci gratifica e ripaga di tanto lavoro che facciamo tutti i giorni». Sabato il Neapolis e mercoledì la Coppa Italia, due cose che non possono essere separate. «Onestamente credo che sarà difficile. Certo, l’impegno con il Neapolis è importante per tenerci in condizione e ovviamente giocheremo per dire la nostra come abbiamo fatto finora. Perà la finale sarà difficile da cancellare. Giocare davanti a tanta gente sarà davvero un piacere. Mi è già capitato in carriera di giocare davanti a spalti gremiti e anche a molti miei compagni di squadra. Siamo in molti ad aver calcato i campi di categorie superiori e questo è un fatto importante per affrontare questo tipo di partite. Non sarà facile, ma abbiamo le carte in regola per dire la nostra e i nostri tifosi possono stare certi che non sarà facile per nessuno di imporre qualcosa in campo. Diciamo che all’andata non sono mancati i motivi in campo per fare anche noi la voce forte». Ieri pomeriggio ripresa degli allenamenti con il volto di chi sta caricandosi per giungere all’appuntamento in maniera edeguata. Una settimana importante per riportare la condizione fisica al top dopo una settimana non certo tranquilla visti gli spostamenti e gli appuntamenti. Il tecnico Roberto Rizzo ha lavorato sulle lacune di vari giovani cercando di migliorarne i fondamentali in base alle indicazioni che emergono quando vanno in campo e sono chiamati a sostituire i compagni. Non c’è dubbio che il tecnico a Mugnano nell’anticipo di sabato alle 15 cercherà di preservare alcuni atleti che non hanno cambio e che sono al lavoro per recuperare dagli infortuni. E’ il caso di Diego Albano e Alberto Savino che hanno lavorato a parte sotto le sapienti mani di Pasquale Smaldone. Per Martinelli, Manetta e Carretta lavoro differenziato ma nulla di particolarmente grave.
Intanto ieri sono stati messi in vendita i biglietti per la finale presso i cinque punti vendita autorizzati.
QUI VOGHERA- Il Voghera ha esonerato Chierico Gianpaolo. Il nuovo Tecnico è Felice Secondini Felice. Come si è giunti arrivati a Secondini? “Felice-afferma il diesse del Voghera, Troiano- lo conosco da anni e ho apprezzato la sua voglia di mettersi in discussione, per lui Voghera non è una soluzione di ripiego,anzi. La sue esperienza e competenza nel cacio non si discutono, ha già visto la squadra all’opera quest’anno ed è entusiasta della piazza e non vede l’ora di cominciare. Ci tengo a dire che non sarà un traghettatore, ma starà qui per diversi anni. In questo periodo avrà modo di valutare bene la rosa e con lui ci confronteremo per individuare i rinforzi per l’anno prossimo. Sento parlare di nostri giocatori che si sono già accasati, ma non so dove possono trovarsi meglio di Voghera”. Direttore, che reazione si aspetta dalla squadra? “Era il momento di dare una svolta in previsione della finale di ritorno con il Matera. Siamo tutti convinti di poterci giocare le nostre carte a Matera, dove servirà uno spirito diverso rispetto a quello visto nelle ultime partite,dove ho visto qualche giocatore troppo rilassato”.
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