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Al termine di una complessa attività investigativa in materia di finanziamenti concessi dallo Stato e dall’Unione Europea, il nucleo di polizia tributaria di Catanzaro ha accertato violazioni amministrative che hanno determinato l’avvio del procedimento di revoca della concessione di contributi pubblici per l’importo complessivo di 70.544.840,87 euro, di cui 12.736.402,10 già erogati.
Gli accertamenti – secondo quanto reso noto – hanno riguardato sette soggetti economici, dislocati in Calabria, Sicilia e Sardegna, beneficiari di agevolazioni finanziarie a fondo perduto concesse dal ministero dello sviluppo economico per la realizzazione di singoli programmi di investimento.
Le indagini sono state finalizzate ad individuare possibili indici di anomalia nella realizzazione di iniziative imprenditoriali in relazione alle quali erano stati richiesti contributi pubblici di cui alla legge n. 488/92. L’attività investigativa, concretizzatasi nella disamina di una copiosa documentazione istruttoria acquisita presso le banche concessionarie del ministero dello Sviluppo Economico nonchè nell’esecuzione di sopralluoghi e verifiche in loco, ha consentito di accertare irregolarità amministrative derivanti dal mancato rispetto di alcuni degli obblighi indicati nei decreti di concessione provvisoria emessi in favore dei soggetti economici attenzionati.
Tutte le società coinvolte, dopo avere ottenuto la concessione dei contributi pubblici e, in alcuni casi, percepito la relativa prima quota, non hanno poi ultimato i rispettivi programmi di investimento entro il termine previsto dalla vigente normativa e non hanno inviato alle banche concessionarie documentazione idonea a dimostrare di aver sostenuto i costi per i quali erano state richieste, e in parte concesse, le pubbliche contribuzioni. Le violazioni amministrative sono state segnalate al ministero dello sviluppo economico con proposta di revoca dei contributi pubblici concessi e recupero di quelli già elargiti.

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