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In merito all’inchiesta aperta sulla partita Cosenza-Potenza dello scorso 7 marzo, la società calabrese precisa «di essere assolutamente serena e in special modo fiduciosa che le indagini appena disposte dal Procuratore Capo della Repubblica di Cosenza, Dario Granieri, possano sgomberare in maniera definitiva tutte le ombre che fin dalla domenica in questione – dato il clamore della inaspettata dèbacle con l’ultima in classifica – hanno accompagnato la brutta prestazione di una squadra semplicemente non in giornata», si legge in una nota diffusa in serata dal Cosenza Calcio 1914.
«Dopo le troppe chiacchiere da bar e le falsità che a causa di questa scottante sconfitta abbiamo dovuto subire, ci sentiamo adesso sollevati e quasi confortati dall’avvio di indagini che, ci auguriamo, possano al più presto restituire al nome del Cosenza Calcio 1914, se mai l’avesse persa, l’onorabilità che gli spetta. Questa società, già l’11 marzo scorso, a distanza di soli quattro giorni dalla gara con il Potenza, era stata costretta a smentire l’articolo di un quotidiano regionale che dava per certa un’indagine conoscitiva da parte della Squadra mobile della Questura di Cosenza. Squadra mobile che, contattata, smentì immediatamente che fosse in atto un’indagine del genere.
Visto tuttavia l’impatto mediatico ed emotivo di voci incontrollate al riguardo, siamo soddisfatti di apprendere che il Procuratore Capo Dario Granieri, oggi sì, per la prima volta, abbia delegato le forze di Polizia a svolgere indagini. La speranza è che si faccia piena luce su pettegolezzi che, vissuti dall’interno, assumono i contorni di una vicenda kafkiana».
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