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REGGIO CALABRIA – E’ stato inaugurato a Reggio a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale, alla presenza del sottosegretario ai Beni culturali, Gianluca Galletti, il nuovo Polo culturale intitolato a Mattia Preti. “Si tratta di un’iniziativa – ha detto il presidente del Consiglio, Francesco Talarico – avviata fin dall’inizio di questa legislatura dopo che, con il presidente Scopelliti, avevamo constatato il grande valore scientifico e culturale giacente in Consiglio regionale. Oggi possiamo dire di avere consegnato ai calabresi una testimonianza di alto livello della loro storia collettiva ed uno strumento culturale che consta di quasi 50 mila volumi, di un’imponente emeroteca e di un centro di documentazione aperto a tutti, studenti e ricercatori o semplici cittadini, materiale raccolto e catalogato negli ultimi quarant’anni di regionalismo”.
“Questo risultato – ha aggiunto Talarico – evidenzia come nel nostro agire risieda la più forte arma di riscatto, a partire dalla valorizzazione dei nostri talenti, come Mattia Preti, per sovvertire la tendenza soffocante secondo cui la Calabria produce solo delinquenza e brutte notizie. Vorrei infine sottolineare che una sezione del Polo culturale è stata intitolata alla memoria del prof. Pasquino Crupi, una personalità di profonda cultura, studioso coerente nella difesa degli interessi migliori della Calabria e del Mezzogiorno”.
“La realizzazione del Polo culturale a Palazzo Campanella – ha sostenuto l’assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri – suona come metafora genetica. La storia della Calabria è di grande cultura e non di squallida criminalità”. Caligiuri, inoltre, ha ricordato “l’impegno della Giunta regionale per la promozione di grandi eventi culturali, come la mostra per i quattrocento anni dalla nascita di Mattia Preti, a Taverna, sua città natale, che ha richiamato in poche settimane migliaia di persone”.
Il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, ha sottolineato “il valore di un tale evento, aperto al territorio, a studiosi, studenti e semplici cittadini, che dà lustro alla Calabria e alla città di Reggio. Mattia Preti – ha ricordato Scopelliti – è un artista conosciuto in tutto il mondo e veicola curiosità ed interesse per la nostra regione, contenitore di una grande storia che affonda le sue origini nell’antichità, definita Magna Grecia proprio perchè in Calabria si esaltarono le esperienze culturali ed artistiche della Grecia antica, grazie anche alla nostra ospitalità per coloro i quali fuggirono sconfitti o perseguitati dalla loro terra d’origine”.
“Bisogna evitare di contrapporre gli eventi culturali, come questo – ha sostenuto il sottosegretario Galletti – con la situazione economica del Paese. Sento qualche critica che vorrebbe che anche le manifestazioni artistiche, le grandi mostre, persino i fondi per l’istruzione finissero sotto la scure dei tagli lineari. E invece non è così. Proprio nelle fasi di maggiore difficoltà è necessario scommettere e progettare sul futuro, sui giovani, che invito spesso a sostituirci, ad impegnarsi di più in politica, nel sociale. La crescita, cioè il nuovo, sarà concorrenziale se ricco di cultura e ricerca, tant’è che le delocalizzazioni economiche vanno in direzione soprattutto della parte del mondo dove è più forte la ricerca e l’innovazione. E al mondo ci sono tante realtà con queste caratteristiche, ma i Bronzi di Riace non ce li ha nessuno. E’ da qui che occorre dunque ripartire”.
Galletti, inoltre, ha detto che “equità significa aumentare il grado di istruzione e di comprensione, significa mettere in condizione un giovane di potere competere e di sapere scegliere con maggiore autonomia. Ecco perchè anche un singolo abbandono scolastico suona come sconfitta per lo Stato, perchè apprendere significa stare con gli altri con dignità”. Nel corso della manifestazione, il sindaco di Taverna, Eugenio Canino, ha donato al Consiglio regionale la copia di una tela di Mattia Preti raffigurante il Battesimo di Gesù.

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