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«C’è la possibilità che i consiglieri comunali del Pdl che sono stati eletti possano dimettersi». Lo ha detto il candidato sindaco a Lamezia Terme del centrodestra, Ida D’Ippolito, sconfitta dal candidato del centrosinistra Gianni Speranza. «Saranno i partiti, comunque – ha aggiunto – a decidere. Domani i segretari dei partiti del centrodestra incontreranno i giornalisti in un’apposita conferenza stampa». Secondo D’Ippolito, «Lamezia deve essere governata in maniera coerente e non si può pensare di avere altri cinque anni di ingovernabilità». La candidata del centrodestra ha parlato di «anomalia del voto. Rispetto a cinque anni fa balza agli occhi un dato interessante: stesso numero di votanti e stessa percentuale di voti sia al sindaco eletto che al suo sfidante. Nessuna differenza quindi, tra il voto di cinque anni fa e quello di oggi. Ciò mi induce a dire che il voto del ballottaggio non è un voto di opinione o personale perchè il sindaco avrebbe dovuto essere eletto al primo turno. Inoltre, nel secondo turno non avremmo registrato lo stesso risultato di cinque anni fa». Secondo Ida D’Ippolito, «non c’è stato nè un voto punitivo nei miei confronti, nè un voto personale per Speranza. Non c’è stato nè un voto di opinione, nè un voto di appartenenza, ma un voto rigido che viene da altre ragioni. Infatti, un dato uguale non può essere casuale ma deve essere più approfondito». «Il mio 35% – ha concluso – è un voto libero, convinto, espresso da elettori che, senza poteri oscuri e condizionamento alcuno, ha ritenuto di premiarmi».
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