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I docenti e gli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università della Calabria hanno seguito con preoccupazione le recenti vicende che hanno condotto la Biblioteca Civica di Cosenza, prima a offrire un servizio ridotto (a causa dei recenti lavori di restauro); poi si è arrivati alla sua chiusura.
La più antica biblioteca pubblica di Cosenza, la cui fondazione risale al 1871, ha chiuso le sue porte alla consultazione e al prestito, a seguito del pensionamento del suo direttore amministrativo. Venuta meno questa carica, l’attuale Presidente della Biblioteca, il quale è anche Presidente dell’Accademia Cosentina, male ha fatto a riporre le chiavi di custodia dei libri della storica istituzione in un cassetto, in attesa di non meglio precisati sviluppi (non si comprende perchè non sia stato nominato un nuovo direttore, nè a quale titolo il presidente della Civica abbia preso tale iniziativa). A rendere ancora più fosca la vicenda è la notizia di una misteriosa sparizione, risalente al 1999, di ben sessanta opere di inestimabile valore (la lista è stata pubblicata da Rosita Gangi sulle pagine de Il Quotidiano del 6 marzo 2010), e qualunque studioso o semplice cittadino si può facilmente rendere conto della gravità del danno arrecato alle istituzioni calabresi: fino al 1999 la Civica custodiva, insieme a molti altri tesori, le cinquecentine dei testi di Galeno e di Ippocrate, alcune edizioni delle opere di Torquato Tasso, una rara edizione del De rerum natura di Telesio, un prezioso esemplare del 1632 del Dialogo sopra ai massimi sistemi di Galilei, e poi ancora, opere di Quattromani, di Ludovico Dolce, di Anton Francesco Doni ecc. L’Università della Calabria, e in special modo la Facoltà di Lettere e Filosofia, ha sempre trovato nel patrimonio librario della Civica una risorsa importante, e uno strumento fondamentale per le proprie ricerche e i propri studi. In una realtà regionale come la nostra, caratterizzata dall’assenza di grandi biblioteche, difendere il patrimonio librario esistente è un dovere non solo degli studiosi ma delle istituzioni e dei cittadini. La Facoltà di Lettere e Filosofia si augura che la recente riapertura della Biblioteca sia soltanto il primo passo verso una stabilizzazione del funzionamento di questa prestigiosa istituzione, che fino ad oggi è stata gestita in maniera tale da non valorizzare e da rendere addirittura inutilizzabile il suo grande patrimonio, e offre la propria professionalità per contribuire a fare in modo che la Civica possa continuare ad esercitare il suo compito, che è di fondamentale importanza per la crescita culturale e sociale di Cosenza e della nostra Regione.

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