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PER qualcuno sono solo dei temerari. Per altri degli sportivi, gente abituata a sudare. Per altri ancora fanatici ambientalisti, che vogliono dimostrare a tutti i costi che si può. Nulla di tutto ciò. Chi usa la bicicletta elettrica a pedalata assistita a Potenza è un cittadino stressato dal traffico e dall’incubo di trovare un parcheggio, il quale ha capito che con il giusto veicolo si risparmiano tempo e denaro e si inquina meno.
E’ l’identikit del potentino che negli ultimi tempi – almeno un paio d’anni a questa parte – si aggira in città in bici. Il consistente aumento, sebbene siamo sempre sui piccoli numeri, si è registrato a colpo d’occhio soprattutto questa estate. «Si tratta specialmente di professionisti – racconta Maurizio Russo, titolare di BikeCenter – uomini, tra i 30 e i 50 anni, che usano la bicicletta a pedalata assistita soprattutto per recarsi al lavoro, per evitare il traffico, lo stress di trovare parcheggio e risparmiare tempo. Oltre al fatto che, a parte il costo dell’acquisto, non si sostengono altre spese, risparmiando i costi della benzina e di manutenzione che un’auto richiede tra bolli, assicurazione e quant’altro».
La bicicletta a pedalata assistita viaggia a una velocità che raggiunge i 50 chilometri orari. Al di sotto dei 25, per legge, il motore si spegne. E’ necessario dunque ridargli la spinta. E la spinta è la pedalata. «L’innesco del motore – precisa Maurizio- è solo a pedali». Insomma, è una bicicletta a tutti gli effetti. Non bisogna immaginarlo a mò del vecchio motociclo “Sì”. Bisogna sempre pedalare. Con una differenza. «Rispetto ad una bici normale – dice – non si sente la fatica. Anche in salita». Da qui il termine pedalata assistita.
Per questo motivo secondo il titolare di BikeCenter è il veicolo ideale in una città come Potenza. Arriva ovunque e per legge è l’unico veicolo che può attraversare una eventuale Ztl, come una qualsiasi bicicletta. «La bicicletta a pedalata assistita – precisa – ha senso proprio in città in salita, dove andare in bici altrimenti sarebbe un privilegio solo degli sportivi. Nelle città in pianura non ce ne sarebbe la necessità. Io, per esempio, che vado in bici da sempre, quando uso la bicicletta a pedalata assistita mi sento un ciclista di serie B, nel senso che abituato al sudore mi sembra strano non avvertire fatica».
Andiamo ai costi. Una bicicletta elettrica si aggira attorno ai 1.000 euro. Le più sofisticate e con una maggiore autonomia superano anche i 2.000 euro. Ogni ricarica è pari a 0,05 centesimi. E non è necessario recarsi da alcun distributore, basta acquistare un carica batterie, proprio come si fa con il cellulare. Le biciclette elettriche a pedalata assistita si diffondono in Italia all’inizio del 2000. «Molti rivenditori cominciarono a investirci subito ma senza risultato – dice Maurizio – perchè non c’era mercato. Solo negli ultimi tre anni le cose sono cambiate, o meglio, stanno cominciando a cambiare. Anche nella piccola Potenza, dove i numeri sono esigui ma in crescita. L’interesse è tanto. Siamo parte di quella che secondo me è una vera e propria rivoluzione, che nelle grandi città europee come Berlino, Parigi, Londra è già in atto. A Potenza ancora la gente non ha capito l’importanza del fenomeno. Potremmo andare incontro a una cambiamento radicale delle abitudini – conclude – che in una città come Potenza credo sia indispensabile».
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