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E’ stata resa nota oggi pomeriggio la sentenza riguardante il processo per la morte di Ermanno Licursi, il dirigente quarantatreenne della squadra di calcio dilettantistica della Sammartinese, deceduto dopo una lite scoppiata in campo alla fine dell’incontro di calcio contro la Cancellese, nel campo sportivo di Luzzi (CS). Era il 27 gennaio del 2007. La presidente della Corte d’Assise Antonia Gallo ha letto la sentenza che assolve i quattro imputati dall’accusa di omicidio preterintenzionale, condannandone solo tre per rissa, a tre anni di reclusione più le pene processuali e accessorie. Prosciolto da ogni accusa Francesco Tenuta, 22 anni. I tre condannati per rissa sono Francesco Straface, 52 anni, dichiarato recidivo, che all’epoca dei fatti era il presidente della Cancellese, Domenico De Pandis, 25 anni, e Gianmichele Leone, 43 anni. Le richieste del PM, Adriano Del Bene, erano state di otto anni per Leone, De Pandis e Tenuta e di 10 anni e sei mesi per Straface. Giuseppe De Marco, avvocato di Straface, ha detto dopo la lettura della sentenza, che è stata accolta in aula da un’ovazione, «mi pare una sentenza equilibrata, ma aspettiamo di leggere le motivazioni per stabilire se ci siano i margini per un appello anche per questo residuo capo di imputazione». Per Nicola Rendace, avvocato di Tenuta, «finalmente è finito un incubo per un ragazzo di 22 anni che sta per laurearsi. Questa sentenza gli ha restitutito la vita». Gli avvocati della famiglia Licursi invece non sono sembrati soddisfatti e non escludono di ricorrere in appello. Dal processo era già uscito un altro giocatore della Cancellese, Ivan Beltrano, 20 anni, giudicato con patteggiamento in sede di udienza preliminare. Il giovane sta scontando la sentenza di condanna a tre anni e tre mesi.
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