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di Salvatore Santoro

POTENZA – Sceglie la piazza per chiudere. Il candidato presidente del centrosinistra, Vito De Filippo (così come fecero un anno fa Lacorazza e Santarsiero) ha riempito la piazza Don Bosco di Potenza per il suo ultimo appello al voto nel capoluogo di regione prima delle elezioni di domenica e lunedì.
Il clima primaverile è dalla parte di De Filippo. La serata è piacevole e la musica anche. Quattro le band musicali che hanno accompagnato il comizio. Due hanno suonato prima degli interventi di De Filippo e dei suoi sostenitor: i Damash e gli Out of bonds. Subito dopo che De Filippo ha chiuso tra gli applausi hanno guadganato il palco gli Italian Spaghetti. La piazza per concludere è stata allietata dal concerto della Caravaggio Blues band.
Ma la protagonista è stata la politica. Quella di De Filippo che ha urlato forte: «Sono un uomo del popolo. Un uomo allevato da una famiglia come tante che conosce cos’è il sacrificio».
E poi sulla coalizione politica che lo sostiene e sul Pd: «Il popolo siamo noi. Popolo di una grande terra perchè siete grandi voi». Gli applausi si sprecano. E’ un De Filippo che punta al cuore del proprio elettorato. Al suo fianco ci sono tutti i segretari dei partiti che compongono il centrosinistra che si ricandida a governare la Basilicata. E prima ci sono stati gli interventi dei tre amministratori: Piero Lacorazza e Franco Stella per le due presidenze della Provincia di Potenza e Matera e il sindaco potentino Vito Santarsiero che nel proprio intervento ha toccato anche la delicatissima questione del “giallo” Claps. Santarsiero in particolare ha chiesto a gran voce che «ora si faccia chiarezza per raggiungere la verità».
Poi ha guadagnato il centro della scena, Vito De Filippo che ha descritto «questa lunga campagna elettorale». Il governatore uscente ha spiegato di aver incontrato tantissime persone in altrettante piazze e paesi. «Ho toccato con mano – ha aggiunto il candidato presidente della giunta – le tante difficoltà e le sofferenze che colpiscono la nostra gente». Le crisi. Ma ha subito sottolineato De Filippo: «Ho visto sempre la grande dignità della gente lucana. La speranza e la voglia di fare. Sono convinto che ce la possiamo fare».
E quindi rilanciando, «voglio essere l’interprete esclusivo dei vostri bisogni», ha chiuso «io spero che mi diate fiducia e che ci diate fiducia per il bene di una grande regione». Grandi applausi e cori da stadio.
Intanto ricomincia la festa. I musicisti riguadagnano lo spazio per gli strumenti.
Le bandiere del Partito democratico e della coalizione del centrosinistra sventolano mentre De Filippo inizia il lungo rituale delle strette di mano e dei baci che hanno caratterizzato anche gli altri incontri pubblici del governatore uscente in questa campagna elettorale.
Al suo fianco sempre i due figli e la moglie.

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