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di ANTONELLA CIERVO
«I fondi del 2009 sono arrivati qualche giorno fa e ci hanno consentito di onorare gli impegni con le banche». E’ più tranquillo Franco Palumbo, presidente del Comitato Maria Ss. della Bruna che si appresta a portare avanti la macchina organizzativa della festa del 2 luglio.
Uno sforzo immane che richiede un motore in perenne movimento per i concerti delle bande, i fuochi pirotecnici, le luminarie, il corteo dei cavalieri.
Al centro di tutto c’è il Carro trionfale la cui costruzione è stata affidata a Pasquale Nicoletti, figlio di Francesco (celebre maestro artigiano recentemente scomparso e ai fratelli Daddiego).
«L’attività alla Fabbrica del Carro è già cominciata. Gli artigiani – spiega Palumbo – stanno già trasportando il materiale necessario per avviare la costruzione del manufatto che verrà distrutto il 2 luglio prossimo».
Il Carro, quest’anno, sarà ispirato alla figura del Curato d’Ars, s. Giovanni Maria Vianny.
Nel capannone che ha visto la nascita dei carri trionfali degli ultimi anni, dunque, chiodi, carta, colla, colori stanno per trasformarsi in straordinari strumenti creativi ai quali affidare il sentimento spirituale di un’intera comunità.
L’organizzazione dei meccanismi di sicurezza (ogni anno al centro di articolati incontri in Prefettura, per giungere alla formula migliore che possa al tempo stesso garantire la riuscita della festa ed evitare pericoli per l’incolumità delle migliaia di fedeli e visitatori che ogni anno partecipano ai festeggiamenti) è, per ora, rinviata al periodo successivo alle elezioni.
L’arrivo dei fondi regionali messi a disposizione della festa ha, in parte, rasserenato gli animi che ora possono pensare all’edizione 2010.
I 102 mila euro necessari per la festa sono rispettivamente suddivisi fra i 20 mila per la costruzione del Carro, i 40 mila per l’illuminazione che viene realizzata in tutto il centro storico, i 30 mila per i fuochi pirotecnici che animano la serata finale illuminando con una straordinaria scenografia il Belvedere e i 12 mila euro per ognuna delle tre bande musicali che si esibiscono nell’ambito del calendario delle iniziative.
L’attesa della città, intanto, aumenta man mano che ci si avvicina alla data fatidica di giugno in cui le porte della fabbrica del Carro si aprono e gli artigiani si offrono a curiosi e fedeli per illustrare i particolari del lavoro finito.
In quel momento sacrifici, timori, problemi economici passano in secondo piano per dare spazio alla fede e alla tradizione di una città che ogni anno ritrova il 2 luglio il legame ai valori fondamentali della comunità.
Il lavoro di Palumbo e dei componenti del Comitato prosegue all’insegna di un evento che anche nel 2010 si appresta a concentrare migliaia di persone nella città dei Sassi.
Sarà la festa della Bruna a rappresentare ancora il senso profondo della religiosità materana che trova nel Carro di Pasquale Nicoletti il momento più rappresentativo.
La realizzazione lignea sarà di Agostino Logallo, mentre Valerio, Mario e Carmine Daddiego e gli alunni Liliana Digregorio, Teresa Giaccia e Cristian Andrisani del Liceo artistico “ Luigi Guerricchio” di Matera completeranno la rosa di artisti impegnati accanto all’erede di Francesco Nicoletti.
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