E a dare inizio alla festa le parole del ministro Bray: “Una grandissima emozione. I simboli del Paese adesso sono ritornati in piedi per mostrarsi e lanciare un nuovo inizio. Per una Italia che deve investire sulla cultura e sul suo inestimabile patrimonio”. I cancelli si aprono. Ha inizio il battesimo del nuovo Museo.. I Guerrieri nella loro nuova sala adesso sono vivi che mai. Le basi in marmo di Carrara ne esaltano la figura possente ed elegante. Il Giovane a sinistra. A destra l’Anziano. Più maestosi che mai sotto luci candide che ne accarezzano il guizzo dei muscoli e di una energia che vibra al punto da farli immaginare quasi in procinto di scendere dai loro piedistalli. Un allestimento di grande impatto pur nella sua sobria candida veste. Accanto a loro le Teste del Filosofo e di Basilea. Glii invitati entrano nella nuova sala filtro per depurarsi. Una grande folla emozionata e ammirata davanti ai suoi più grandi eroi invade palazzo Piacentini. La festa entra nel vivo.
A margine della cerimonia, il ministro Bray si è anche soffermato sul secondo impegno che intende assumere per la Calabria: “Dopo il Museo di Reggio Calabria c’è Sibari. Ho una grande passione per Sibari – ha detto – per quello che ha rappresentato come una delle più grandi città del mondo antico e perchè credo che anche quello potrebbe essere un segno, insieme a Pompei ed a Caserta, che il Mezzogiorno è una grande realtà vitale del nostro Paese”.
ORE 17,02 – C’è folla davanti al museo. I reggini vogliono incrociare nuovamente lo sguardo dei guerrieri. Oggi l’ingresso è ad inviti con centinaia di persone anche delle associazioni. Da domenica l’apertura per tutti.
ORE 16,54 – La banda fuori dal museo suona a festa. E dentro la festa continua tra i Bronzi ritrovati.
ORE 16,53 – Tutti nell’agorà del museo. Ci sono, tra gli altri, Scopelliti, Bonomi, Prosperetti. Le tende si alzano. Ecco i Guerrieri. Accolti da un appaluso.
ORE 16,51 – Il ministro Bray va al bookshop dentro il museo e acquista alcuni libri, tra i quali “I canti dell’amore”. Lui voleva pagare ma i ragazzi di “Kore” hanno deciso di regalarglieli.
ORE 16,49 – Al taglio del nastro arriva la contestazione con alcuni cartelli contro la Tares. Ci sono fischietti e urla: “Basta parole”, dicono i manifestanti. Il ministro Bray risponde: “Sono d’accordo, basta parole, per questo con tante professionalità abbiamo voluto sbloccare questo stallo”.
ORE 16,47 – Bray: “La sfida sono il turismo e la cultura, con il Mezzogiorno dobbiamo lavorare insieme. Bisogna ripartire da qui”.
ORE 16,46 – Scopelliti: “Grazie ministro per avere creduto in questa sfida e avere dato lo spinti. Da qui parte la rinascita. Da oggi una campagna europea, non vogliamo i Bronzi che viaggiano ma i turisti che possano venire qui”.