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«Dopo la mia scarcerazione io ed il mio difensore, l’avvocato Eugenio Bisceglia, siamo stati minacciati». È quanto ha detto padre Fedele Bisceglia sentito stamani nel corso del processo che lo vede imputato con il suo segretario, Antonio Gaudio, accusati di violenza sessuale nei confronti di una suora. Per circa quattro ore padre Fedele ha risposto alle domande del pubblico ministero, Claudio Curreli, e si è detto estraneo alle accuse che gli vengono contestate. Sulla vicenda delle minacce, l’avvocato Eugenio Bisceglia, che fino ad oggi non aveva reso noto la vicenda, ha precisato che dopo la scarcerazione dell’ex frate, una persona lo ha contattato per dirgli di astenersi dall’effettuare alcune indagini difensive. Padre Fedele, rispondendo alle domande del pubblico ministero, ha ricostruito anche l’attività svolta nell’Oasi Francescana da parte della suora alla quale era stata affidata “la gestione – ha detto – della struttura. Poi però ci fu una riunione nella quale decisi di ridimensionare l’attività della suora nell’Oasi». Al termine dell’udienza l’avvocato Bisceglia ha detto che “padre Fedele ha deciso di rispondere alle domande perchè vogliamo che non ci siano dubbi e ombre su quelle che sono le infondate e calunniose accuse nei suoi confronti».

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