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E’ stato rinviato a giudizio, con l’accusa di omicidio plurimo, Giovanni Strangio, accusato di essere stato l’ideatore ed uno degli autori della strage del Ferragosto 2007 a Duisburg, dove furono uccise sei persone. La decisione è stata presa stasera dal gup di Reggio Calabria Santino Melidona che ha così accolto la richiesta della Dda rappresentata dal procuratore Giuseppe Pignatone, dall’aggiunto Nicola Gratteri e dal sostituto Federico Perrone Capano. Il processo si celebrerà davanti alla Corte d’assise di Locri. La strage di Duisburg ha rappresentato il momento culminante della faida di San Luca che per anni ha visto contrapposta la cosca Pelle-Vottari a quella dei Nirta-Strangio. Strangio, 31 anni, è detenuto dal 13 marzo 2009 dopo essere stato arrestato ad Amsterdam dalla squadra mobile di Reggio Calabria in collaborazione con la polizia olandese ed estradato in Italia nel maggio successivo. Secondo l’accusa, Strangio avrebbe ideato la strage per vendicarsi dell’assassinio della cugina, Maria Strangio, uccisa a San Luca il giorno di Natale del 2006. Una delle vittime della strage, Marco Marmo, era sospettato, infatti, di essere il responsabile dell’omicidio di Maria Strangio. Secondo quanto è emerso dalle indagini, obiettivo dell’agguato in cui morì Maria Strangio era, in realtà, il marito della donna, Giovanni Nirta, considerato uno dei capi della cosca. L’11 febbraio scorso, la squadra mobile ha arrestato, a San Luca, altre due persone, che, secondo l’accusa, parteciparono alla strage, Sebastiano e Giuseppe Nirta, di 39 e e 37 anni, entrambi legati a Strangio. Le sei vittime della strage, portata a termine davanti il ristorante «da Bruno», furono Sebastiano Strangio, di 39 anni, titolare del locale; i fratelli Francesco e Mario Pergola, di 20 e 22 anni, che lavoravano nel ristorante; Marco Marmo, di 25; Tommaso Venturi, di 18, e Francesco Giorgi, di 17, tutti ritenuti dagli investigatori appartenenti o vicini alla cosca Pelle-Vottari.

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