X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

Fra gli effetti collaterali del calcio moderno troviamo la sovraesposizione dei giocatori, non più solo sportivi ma personaggi in grado di influenzare la moda, di creare tendenze e di ispirare milioni di giovani tifosi. Ogni calciatore è imprenditore di se stesso e nella costruzione del proprio personal brand un ruolo di primo piano lo giocano i social media. Difficile, se non impossibile, trovare un protagonista del mondo pallonaro che non sia presente almeno su Instagram.

Vale per chi gioca in squadre di secondo piano o categorie inferiori, vale, a maggior ragione, per i più noti e talentuosi, che sul campo si guadagnano il diritto d’indossare la maglia della nazionale. Sarà verde, nello specifico, quella che gli “azzurri” vestiranno in occasione della prossima partita di qualificazione per Euro 2020 con la Grecia, all’Olimpico di Roma. Tonalità che la nazionale maggiore non indossa dal 5 dicembre 1954, quando gli uomini allora allenati da Alfredo Foni prevalsero sull’Argentina per 2-0, sempre all’Olimpico.

La novità, possiamo scommetterci, si presterà a scatti e selfie che puntualmente verranno postati sui profili dei giocatori italiani.

Ne trarrà giovamento, in termini di diffusione delle immagini, soprattutto Stephan El Shaarawy, il più seguito dei 27 convocati da Roberto Mancini, con oltre 5,4 milioni di like sulla sua pagina Facebook e più di 3,7 milioni di follower Instagram. Un gradino sotto si posiziona Marco Verratti, che su Instagram fa addirittura meglio dell’attaccante di origine egiziana (4,4 e passa milioni di follower), su Fb va decisamente peggio (oltre 2 milioni di “mi piace”). Terzo lo juventino Leonardo Bonucci, che su Facebook supera quota 1,7 milioni e su Instagram oltrepassa i 4 milioni di follower.
Fra i 7 meridionali in rosa il più popolare è il campano Gigio Donnarumma, quarto nella classifica generale. Il portiere del Milan su Facebook ha sinora totalizzato più di 642mila like e su Instagram più di 1,6 milioni di “seguaci”. Con questi numeri Donnarumma asfalta sia Gollini che Meret e anche il sardo Salvatore Sirigu, il peggiore fra gli estremi difensori azzurri, con poco più di 7.500 follower Instagram e nessuna pagina Fb.

Fra i difensori l’unico a rappresentare il Mezzogiorno è il terzino dell’Inter Danilo D’Ambrosio, campano anche lui. Su Fb fallisce l’obiettivo dei 200mila “mi piace”, mentre su Instagram passa la soglia dei 521mila follower. Meglio di lui, oltre a Bonucci, fa un altro terzino: Alessandro Florenzi. Il romanista, infatti, totalizza oltre 2 milioni di fan virtuali, fra like Fb e follower Instagram.
Fra i centrocampistiil ruolo di portabandiera del Sud spetta a un altro interista: il sardo Nicolò Barella. Per lui, però, i numeri sono tutt’altro che ragguardevoli. La sua pagina Fb non arriva a 14mila like, mentre su Instagram supera i 359mila follower. Oltre a Verratti sono più popolari, fra gli altri, Federico Bernardeschi, Jorginho, il compagno di squadra Stefano Sensi e persino Nicolò Zaniolo che, pur assente su Facebook, può vantare oltre 621mila seguaci su Instagram.

Per il Sud le cose vanno meglio con gli attaccanti. Subito dopo El Sharaawy si posiziona, infatti, il campano Ciro Immobile. La pagina Facebook del centravanti della Lazio vanta oltre 848mila like, mentre il profilo Instagram è seguito da più di 774mila utenti. Terzo in classifica un altro campano, Lorenzo Insigne. Il fantasista del Napoli ha circa 320mila “mi piace” su Fb e oltre 1,1 milioni di follower Instagram. Molto distaccato il trequartista del Friburgo Vincenzo Grifo, nato in Germania da mamma salentina e padre siciliano. Su Fb non raggiunge i 21mila like, mentre su Instagram supera i 48.300 follower.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE