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di MIMMO DONVITO
IRSINA – La lista Civica “Libera Irsina” è stata definitivamente ricusata, pertanto non potrà partecipare alla competizione locale, che deciderà la coalizione prossima, ad amministrare nei prossimi cinque anni la città di Irsina.
A deciderlo è stata la sottocommissione elettorale circoscrizionale di Matera, che per un mero errore formale e materiale, ha stabilito l’esclusione dalla sfida elettorale, così come ci spiega la candidata numero uno della lista Consiglia Dilillo.
«Sabato mattina 27 febbraio 2010 i due presentatori incaricati dai sottoscrittori – spiega Dilillo- alle ore 10.01, hanno consegnato al segretario comunale di Irsina la documentazione inerente la lista civica Libera Irsina.
Alle ore 10.14, il segretario chiude le operazioni verbalizzando la presenza nel fascicolo di tutti i documenti previsti dalla legge e la loro regolarità. La lista passa all’esame della sottocommissione elettorale circondariale di Matera, che la ricusa per un mero errore formale e materiale, basando la sua decisione su una sentenza del Consiglio di Stato, sezione V, 1553/2007, ampiamente e da tempo superata dalla numero 4373 del 17 dicembre 2008, della medesima Sezione V del Consiglio di Stato, di cui non ha inteso tener conto, perseverando nell’errore.
Per un cavillo interpretativo -continua Dilillo, che di professione fa l’avvocato- e per la fedeltà a un orientamento giuridico superato la lista Libera Irsina non parteciperà alle prossime consultazioni elettorali del 28 e 29 marzo 2010». In presenza di tale decisione, sia Dilillo, che tutti i compontenti della coalizione, promettono battaglia e garantiscono che proseguiranno, convinti di ottenere quel diritto mancato, alla competizione elettorale attraverso i livelli superiori della magistratura: «E’ sicuro -afferma ancora Dilillo- che tutti gli interessati, compresi i sottoscrittori della lista, presenteranno formale ricorso al Tribunale amministrativo di Basilicata nei modi e termini di legge, ricorso che, in caso di accoglimento, porterebbe alla decadenza del nuovo Consiglio con grave nocumento per le casse erariali, causata da nuove elezioni.
Altrettanto grande è il danno che ricadrà sulla democrazia -prosegue Dilillo- cosiderato che tantissimi cittadini si ritrovano immotivatamente privati del diritto a esprimere liberamente il loro voto e che si vedranno costretti a non esercitarlo o a scegliere tra candidati dei quali non condividono alcuna finalità o progetto.
Tuttavia, la grande delusione -conclude Consiglia Dilillo- non renderà, però, disinteressati alle sorti del paese questo gruppo di cittadini amici, unico motivo che li aveva portato ad impegnarsi per il bene comune. Continueranno ad essere compatti, motivati e attenti».
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