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Si fermano oggi i lavoratori delle imprese appaltatrici dei lavori di ammodernamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria nel tratto Gioia tauro- Scilla. Si fermano perchè in Calabria si continua a morire di lavoro. Qualche settimana fa una vittima nelle zona di Palmi,il 27 febbraio l’incidente sul lavoro che è costato la vita a Salvatore Pagliaro avvenuto sempre in un cantiere dell’A3. Queste ultime tragiche vicende, che si vanno a sommare ad una catena di altri incidenti che hanno coinvolto gli operai, hanno indotto i sindacati di categoria Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil a proclamare lo stato d’agitazione e a schierarsi compatti in difesa dei diritti dei lavoratori.
«La situazione – ha detto Mina Papasidero, segretaria comprensoriale della Fillea-Cgil – è diventata intollerabile. Chiediamo l’attuazione urgente di interventi per garantire la sicurezza dei lavoratori. L’ultima vittima aveva cominciato il suo turno alle sei del mattino e la sera alle 20 era ancora al lavoro. I morti stanno diventando troppi e la sicurezza è assolutamente insufficiente. Gli operai sono costretti a lavorare bel oltre il loro normale turno di servizio con la minaccia del mancato rinnovo del loro contratto a tempo determinato. Un vero e proprio ricatto che, come sindacato, non siamo più disposti ad accettare».
Nelle parole della sindacalista si legge tutta la tragedia di morti evitabili, In un mercato del lavoro fragile come quello calabrese sono proprio i compromessi per lavorare, i turni ben oltre le otto ore e la sicurezza insufficiente sui cantieri che continuano a spezzare la vita di onesti lavoratori.
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