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di FABIO SIRAGO
Gli operatori turistici di Metaponto si incatenano sul tetto del municipio di Bernalda. Dopo il lungo faccia a faccia tra tutti gli imprenditori del settore, tenuto all’interno della sala consiliare, la decisione estrema di salire li in alto per gridare, all’interno di un silenzio angosciante e sofferente, tutto il loro dolore e la preoccupazione per un problema che oramai ha superato ogni limite.
Nella seduta è emersa la grande amarezza ma, allo stesso tempo, la forza di voler reagire. Inoltre, a voce univoca, gli stessi hanno deciso di andare avanti con l’occupazione della sala consiliare e del municipio. A vedere le foto della spiaggia, o meglio, di quella che era la splendida spiaggia degli Dei, lascia traccia nella mente di tutti coloro che hanno sorriso, giocato e scherzato su di essa, una ferita indelebile che solo il tempo, quello costruttivo e non già fatto di parole e promesse, potrà curare. Ecco, solo per cronistoria, triste ma dovuta, nel dicembre 2008 sulla testata del Quotidiano si leggeva: “La furia del mare si abbatte sul lido di Metaponto”, poi ancora nel gennaio 2009: “Il mare inghiotte la spiaggia di Metaponto”, fino a giungere alla notte del 9 febbraio scorso con il mare che di fatto ancora una volta ha ingoiato i granelli giallo oro della spiaggia degli Dei. E tutto ciò, due anni di mareggiate, o ancora oltre trenta anni di allarmi lanciati a squarciagola sull’erosione, hanno portato queste persone a protestare nel silenzio. Nelle poche parole che hanno rilasciato, tra sgomento e disperazione, quella dell’aiuto chiesto a tutta la gente di Bernalda e Metaponto in quanto questa situazione investe tutta la comunità. Ebbene, qui c’è da aggiungere, come sottolineato dagli incatenati all’orologio del municipio, che questa situazione è dell’intera Basilicata e di tutta la fascia Jonica. Quindi, un appoggio che deve essere dato da tutti in quanti figli della stessa regione e della stessa terra. Questo il pensiero anche dei Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto che hanno voluto dare tutto il loro contributo a questa protesta. Sul tetto della casa comunale il presidente della Leucippo, Gianfranco Sortiero, insieme ai suoi colleghi di settore, ha fatto intendere che la mancanza di comunicazione con la stampa è solo una forma di protesta per sottolineare il fatto che si chiede la voce del presidente della regione, Vito De Filippo; e nella serata il presidente De Filippo ha incontrato, all’interno del municipio, gli operatori. Nel lungo colloquio sono emerse le richieste degli operatori, da una parte, e le valutazioni su di esse, dall’altra. Gli operatori hanno ribadito l’urgenza degli interventi e tra questi il dragaggio, come soluzione a breve termine, e poi delle barriere sott’acqua per la difesa della costa. Il presidente, con la presenza dell’ex assessore, Innocenzo Loguercio, e del commissario prefettizio, Maria Rita Iaculli, ha parlato di valutazioni su tali richieste e del prossimo incontro di mercoledì da tenere in Prefettura. Da sottolineare la pacata e costruttiva conversazione che si è registrata all’interno della stanza del sindaco; un dialogo fondato sulla difesa di un territorio e dei suoi cittadini. Ecco, salvare la spiaggia per poterla donare, così come i nostri padri hanno fatto con noi, ai nostri figli. E ben vengano le parole, nella mattinata di ieri, di Dino Avallone, operatore turistico, e del Sindaco di Montalbano, Leonardo Giordano, presente nella sala consiliare, del ricordo bello di quella Metaponto degli anni 60-70 al centro dell’attenzione non già solo locale, bensì di tutto il territorio nazionale e non. E ben si condividono le loro parole quando si fa riferimento al lavoro di tutti per portare di nuovo la spiaggia di Metaponto nell’elite del settore turistico. Parole, le loro, che trovano basi solide nello sviluppo di tutta la fascia jonica, in quanto il metapontino è Metaponto, e Metaponto è il Metapontino.

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