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di FABIO SIRAGO
BERNALDA – Ancora un furto all’interno dell’istituto scolastico Itic di via Albert Schwartz.
La notizia è stata confermata dal preside dell’istituto bernaldese, Giovanni Pizzolla, che ha parlato di secondo furto durante la sua dirigenza.
Sul posto, avvisati dai responsabili della scuola, sono intervenuti i carabinieri della locale Stazione per i primi accertamenti, rilievi e indagini tese all’individuazione degli autori.
«Nella nottata, a Bernalda -si legge in una nota dell’Arma- ignoti, dopo aver forzato la porta antipanico del piano terra ed essere entrati nei locali dell’istituto scolastico, hanno danneggiato tre distributori automatici di bevande ed alimenti, asportando vari prodotti e la somma di 50 euro in monete di vario taglio, per un danno complessivo di 100 euro».
Quindi, anche a conferma del dirigente scolastico, si può parlare di bravata, individuando la fascia di età degli autori del furto intorno ai 15 anni. Questo viene constatato dal fatto che le vittime del gesto sono state tre macchinette distributrici di bevande e merendine.
Abbiamo registrato la commozione per quanto successo e la determinazione di portare avanti quel ruolo che è appunto di educatore all’interno dell’istituto scolastico.
«Il gesto –ha detto il dirigente scolastico– è da condannare nella sua forma e nel suo atto. Quindi non conta che questo sia stato portato a termine in un’abitazione o in un istituto scolastico che fornisce educazione, ma quello che pesa è la condotta criminosa. Da quando io sono dirigente è la seconda volta che succede un furto del genere e per notizie apprese gesti di questo tipo ce ne sono stati anche in passato. Ebbene, questi individui hanno approfittato del fatto che in questi giorni erano assenti le misure di sicurezza; questo perché c’è stata una vacatio dell’attività provinciale, che ha dovuto ridare in appalto la gestione della manutenzione e del controllo del sistema di sicurezza. Ma già da ora posso dire che da domani, in quanto abbiamo ricevuto comunicato, la nuova ditta sarà in condizione di ristabilire tutte le misure che di fatto andranno a scoraggiare atti criminosi contro la scuola. Ma, anche se non erano presenti i sistemi di allarme, erano collocati dei dispositivi supplementari alle serrature delle porte, mi riferisco a catene che di fatto sono state forzate. Quindi, costoro sono entrati da una porta a pian terreno e poi si sono diretti ai distributori. Il loro interessamento è stato rivolto solo a queste macchinette e questo fa pensare che a portare a termine questo gesto siano state una o più persone con un’età che si aggira intorno ai 15 anni; quindi una bravata compiuta da adolescenti. C’è da dire che gli accessi, visto che la scuola è piena di vetrate, ci sono ma da domani, dato che tutti i sistemi di sorveglianza saranno in funzione, la scuola sarà più al sicuro».

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