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Un uomo, Giovanni Carbone, cinquantenne, operaio, è stato arrestato dai carabinieri della locale stazione e da quelli della compagnia di Crotone nella frazione zinga del comune di Casabona. Carbone è accusato di detenzione illegale di un ordigno esplosivo, detenzione illegale di munizioni e illecito possesso di beni culturali appartenenti allo Stato.
Durante una perquisizione effettuata nell’abitazione e nelle pertinenze di proprietà dell’uomo, i militari hanno scoperto in un magazzino, ben occultati all’interno di una busta in plastica, posta in una vaschetta in ferro appesa al muro, 118 cartucce marca «Fiocchi» a pallini, contenute all’interno di tre scatole; 18 cartucce calibro 12 marca «Fiocchi», contenute all’interno di due scatole; due metal detector; due spezzoni di miccia a lenta combustione della lunghezza di 10 cm; un involucro contenente grammi 82 di sostanza gelatinosa di colore marrone; un involucro del peso di circa 500 grammi di colore rosa, a forma di parallelepipedo, recante la scritta «esplosivo .c4.m.f. 0004. c.4. ministero 34260068».
Considerata la natura sospetta dei due involucri rinvenuti, sono intervenuti i militari artificieri antisabotaggio del comando provinciale di Catanzaro, i quali hanno appurato che il materiale di colore marrone corrispondeva ad una miscela esplosiva tipo «gelignite», per cui 12 grammi ne sono stati repertati e i restanti poi fatti successivamente brillare in area sicura; all’interno del secondo involucro gli stessi militari artificieri hanno constatato, a seguito di varie prove di combustione, che vi era della comune sostanza inerte di tipo «Das».
I carabinieri hanno rinvenuto e posto sotto sequestro anche oggetti ritenuti presumibilmente di interesse storico, artistico e culturale: un frammento in terracotta raffigurante parzialmente un volto umano; un frammento di pipa in terracotta; unframmento in terracotta appartenente verosimilmente ad un vaso; 130 frammenti di metallo di varie forme e dimensioni; 176 monete di vario tipo; 45 frammenti in terracotta di varie forme e dimensioni. L’arrestato è stato tradotto nella casa circondariale di crotone. La sostanza esplosiva campionata è stata inviata invece ai carabinieri del R.i.s. (Raggruppamento investigazioni scientifiche) di Messina per le analisi qualitative.

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