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La Guardia di Finanza ha sequestrato una prima discarica, realizzata su un’area di circa 200 metri quadrati, nei pressi di San Nicola Arcella (cs), che costituirebbe un vero e proprio «monumento» dell’illegalità ambientale.
Sul terreno sono stati, infatti, rinvenuti materiale di risulta, in gran quantità, numerosi mobili ed elettrodomestici e circa 6 tonnellate di «eternit» frantumato e, pertanto, altamente pericoloso per la salute e l’incolumità pubblica.
Il ritrovamento è avvenuto grazie ad una serie di meticolosi controlli effettuati dalle fiamme gialle nella zona periferica del comune. Il proprietario del terreno è stato denunciato per violazione delle disposizioni in materia ambientale. La seconda discarica abusiva, di circa 600 metri quadrati, è stata invece scoperta nel territorio comunale di Grisolia (Cs), in una zona rientrante nell’area sottoposta a tutela dal parco nazionale del Pollino.
Anche l’individuazione di questo sito è avvenuta grazie ad una paziente e puntuale attività di ricognizione e perlustrazione svolta dagli uomini della guardia di finanza nell’ambito di quella parte di territorio definita «zona 2», ovvero di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale, con limitato grado di antropizzazione e dove, pertanto, vige il divieto di apertura di discariche anche autorizzate.
Sono stati rinvenuti rifiuti di diverso genere, tra cui anche la carcassa bruciata di un’automobile sulla quale sono state ora avviate indagini per accertarne la provenienza o L’eventuale impiego per finalità delittuose. Rinvenute anche numerose altre tipologie di rifiuti altamente pericolosi per l’ambiente, come materiali ferrosi in avanzato stato di ossidazione e pneumatici dismessi. Proseguono, da parte delle fiamme gialle di Scalea, le attività per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente.
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