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Il ruolo dell’agricoltura per l’inclusione sociale e lavorativa dei detenuti, al fine di realizzare un progetto ambizioso: la valorizzazione delle risorse umane e culturali dei reclusi e la loro sempre maggiore interazione con il territorio. È questa l’idea che sarà sviluppata a Castrovillari grazie alla cessione in comodato gratuito, da parte del Comune, di alcuni terreni limitrofi alla casa circondariale, che vede insieme ente locale, provincia ed amministrazione penitenziaria regionale per la realizzazione di progetti volti a creare un laboratorio di floricoltura, finalizzato ad agevolare l’inserimento dei soggetti in esecuzione di pena.
L’iniziativa, illustrata nella sala convegni della casa circondariale di Castrovillari, è stata suggellata con la firma di un protocollo d’intesa tra il provveditorato dell’amministrazione penitenziaria regionale e l’assessorato all’ambiente della provincia.
Il progetto nasce dall’esigenza di offrire a chi sconta la pena un «percorso detentivo alternativo» com’è avvenuto in quello denominato «Argo» con l’importante, anche qui, apporto del Comune, oltre che dell’ASL , per la cura di alcuni cuccioli randagi che aiuta, facilita e migliora la riabilitazione ed il reinserimento dei reclusi. L’obiettivo è di giungere alla realizzazione di un’azienda vivaistica provvista di tutte le pertinenze necessarie. A tale scopo saranno realizzati negli spazi disponibili, luoghi di allevamento per mettere a dimora le essenze vegetali floricole. Al fine, poi, di qualificare i detenuti all’attività lavorativa sarà svolto anche un corso di formazionedi floro-vivaistica.

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