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Lunedì 25 gennaio prende avvio, a Lamezia Terme, con la presentazione del progetto “dal Sud Europa per non dimenticare un campo del duce” la XXII edizione del Memoria-meeting, la tradizionale rassegna culturale, incentrata sui temi forti della storia e della memoria del Novecento.
Ventidue anni di convegni, conferenze, spettacoli teatrali, incontri con testimoni, mostre, concerti, proiezioni e varie performances, caratterizzati generalmente tutti quanti da uno standard qualitativo di alto livello, hanno fatto ormai del Memoria-meeting, nel suo genere, uno degli eventi culturali più apprezzati a livello nazionale.
Il Memoria-meeting è promosso annualmente dalla Fondazione Ferramonti, un’istituzione calabrese di prestigio internazionale, la esperienza più che ventennale è ampiamente riconosciuta non soltanto per il ruolo svolto in campo storico ed educativo ma anche per le battaglie civili e le tante iniziative, perseguite con successo in Italia e all’estero, finalizzate alla salvaguardia dei “luoghi di memoria”, primi fra tutti i siti dell’internamento e del confino fascista.
“Sin dalla prima edizione – sottolinea il curatore, lo storico Carlo Spartaco Capogreco – l’idea portante di questa rassegna è stata quella di offrire un’occasione di scambio d’esperienze e di “incontro” (è questa, del resto, la principale accezione del termine meeting). Ma anche quella di favorire la presa di coscienza sul passato scomodo e rimosso attraverso un’interazione di tipo nuovo con la memoria e la storia: in particolare con la grande storia del Novecento, che spesso appare distante ed avulsa dalla nostra quotidianità…”
Da quando è stato istituito il “Giorno della memoria” con la legge n. 211 del luglio del 2000, sono ormai tanti – sia a livello locale che nazionale – le iniziative e i convegni variamente legati al tema della Shoah e della persecuzione durante la Seconda guerra mondiale. Ma allorquando, nove anni fa, il “dovere della memoria” ci venne “imposto” dalle legge 211, il Memoria-meeting aveva già maturato una sua lunga esperienza ed un’ampia e qualificata bibliografia. Esso operava infatti già da lungo tempo – fuori dalla retorica e dalle ritualità ufficiali – per fornire risposte concrete alle domande provenienti dalla società civile, in particolare dai giovani, sui temi cruciali del rapporto tra storia, memoria e società contemporanea, primo fra tutti sul tema della violenza dei totalitarismi e della Shoah.
Restano indimenticabili – per l’intensità e la grande forza suggestiva – alcuni incontri di testimonianza proposti negli anni scorsi dal Memoria-meeting: ad esempio quello con Bruno Vasari e Settimia Spizzichino, deportati a Mauthausen e ad Auschwitz. Certamente rimarrà memorabile – per il valore storico della testimonianza e lo spessore umano del personaggio – l’incontro con l’ex internato di Auschwitz Piero Terracina intervenuto al Memoria-meeting del 2009. Come pure le esibizioni e le rappresentazioni di Moni Ovadia, Gianfranco Pedullà, Piero Bellugi, Liliana Treves Alcalay, Marcello Cofini, Ambrogio Sparagna e tanti altri artisti e musicisti di valore e di coraggio. Nel corso delle scorse edizioni del Memoria-meeting, sono intervenuti storici del livello di Nicola Gallerano, Jens Petersen, Michele Sarfatti, Enzo Collotti, Piero Bevilacqua, Mario Toscano, Teodoro Sala, Marco Coslovich; sono stati presentati in Calabria – alla presenza dei rispettivi autori – opere monumentali come “Una guerra civile” di Claudio Pavone, “Il libro della Memoria” di Liliana Fargion e “Il rifugio precario” di Klaus Voigt; sono state esposte Mostre documentarie come “La Menzogna della razza” del Centro Furio Jesi. Sono stati lanciati “appelli” di grande rilevanza civile per la salvaguardia di particolari siti storici abbandonato o aggrediti dall’inedia e dalla speculazione. Tutto ciò rendendo un servigio inestimabile non solo all’immagine ma anche, e soprattutto, alla sostanza ed alla crescita della nostra regione.
PROGRAMMA – Quest’anno, nell’ambito di una proposta culturale molto diversificata, il Meeting propone, in collaborazione con l’Università della Calabria e la Provincia di Cosenza, nella mattinata di lunedì 25 gennaio alle 9 e 30 presso l’aula “Umberto Caldora”, la presentazione in prima nazionale del volume “Rammemorare la shoah. 27 gennaio e identità europea” (introduce e coordina: Piero Fantozzi, Università della Calabria; interventi di Ambrogio Santambrogio, Università di Perugia; Teresa Grande, Università della Calabria; Riccardo Cruzzolin, Università di Perugia).
Il 27 gennaio, alle 9 e 30 a Catanzaro, presso il Museo storico militare, sarà inaugurata la mostra “Shoah. L’infanzia rubata” (Interventi: Marcello Del Verme, Università di Napoli; Paola B. Helzel, Università della Calabria; Piero Di Nepi, Fondazione Cedec – Milano).
Giovedì 28 gennaio, infine, alle 17 e 30 presso il Sistema bibliotecario vibonese, a Vibo Valentia, la proiezione del film “Nach Dresden” di Vittorio Curzel (interventi di Gilberto Floroiani, direttore del Sistema bibliotecario vibonese; Vittorio Curzel, Università di Trento).
A FERRAMONTI
Saranno inaugurate domani tre baracche del campo d’internamento di Ferramonti di Tarsia che sono state recentemente ristrutturate ed entreranno a far parte del Museo Internazionale della Memoria. Le tre strutture sono state ristrutturate dal Comune di Tarsia che ha utilizzato i fondi dei progetti integrati territoriali. La cerimonia d’inaugurazione si svolgerà domani mattina nel campo di Ferramonti. All’iniziativa parteciperanno i rappresentanti della Provincia di Cosenza, del Comune di Tarsia, il presidente della Fondazione Museo della Memoria ‘Ferramonti di Tarsia’, Francesco Panebianco, ed una delegazione della comunità ebraica.
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