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Aveva venduto una dose di eroina che provocato la morte di un tossicodipendente per overdose. I carabinieri della Compagnia di Rende hanno arrestato Giuseppe Sanguellini, di 49 anni, conosciuto come «Zip», di Montalto Uffugo, centro dell’hinterland cosentino.
L’uomo è accusato di spaccio di sostanza stupefacente e omicidio colposo (morte come conseguenza di altro delitto) per avere causato il decesso di Mario Smeriglio, avvenuto il primo novembre dello scorso anno. Nell’abitazione dela vittima, i carabinieri avevano trovato delle siringhe e delle cosiddette “pietrine” che servono a contenere l’eroina.
Dalle testimonianze della moglie di Smeriglio e di alcuni suoi amici, i carabinieri hanno poi saputo che già in estate Smeriglio aveva avuto un malore, subito dopo avere incontrato un soggetto di Montalto Uffugo già noto alle forze dell’ordine: Sanguellini.
I carabinieri, nel corso di una perquisizione a casa di quest’ultimo, hanno trovato delle «pietrine» per contenere sostanza stupefacente del tutto simili a quelle trovate a casa di Smeriglio e dei biglietti con numero telefonico e soprannome (“Zip“) che Sanguellini lasciava ai tossicodipendenti per farsi contattare.
I carabinieri hanno accertato che Smeriglio, il giorno prima di morire, aveva incontrato Sanguellini dal quale aveva acquistato eroina con del denaro denaro che gli aveva dato la moglie. Inoltre i residui di eroina trovati a casa della vittima e quelli trovati da Sanguellini sono risultati compatibili. A questo punto, il pm di Cosenza Claudio Curreli ha chiesto ed ottenuto dal gip un’ordinanza di custodia cautelare che è stata eseguita ieri dai carabinieri della Compagnia di Rende.

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