X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

PORTICI – “Nel 2019 ci apprestiamo a concludere un anno di forte crescita sia in termini di ricavi che di profittabilità». Lo ha detto con orgoglio l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti, alla cerimonia per il 180mo anniversario della prima linea ferroviaria della Penisola, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. E’ la “Napoli-Portici”: 7,5 chilometri di strada ferrata che Ferdinando II di Borbone fece realizzare per collegare velocemente (11 minuti, un vero record di velocità per quei tempi) il capoluogo e la cittadina di Portici, sede di una accogliente reggia.
Ed in 180 anni la storia delle ferrovie italiane è stata una storia di innovazioni tanto che ieri Fs, ha ricordato ancora Battisti, è «il primo grande gruppo industriale del Paese per capacità di investimento con circa 13 mld di investimenti all’anno per un totale, nei prossimi cinque anni, di 58 mld complessivi di cui un terzo destinati al Sud».
Investimenti che hanno fatto dell’Alta Velocità italiana con i treni Frecciarossa – che nel 2019 festeggiano il 10mo anniversario – una «tra le più avanzate al mondo».
Ma l’occhio è rivolto anche al trasporto regionale. Per questo comparto, ha ricordato l’ad di Fs, è prevista l’immissione in servizio nei prossimi dieci anni di 600 nuovi convogli. E così, afferma Battisti, quella italiana sarà la flotta treni più moderna di Europa.
Alla cerimonia per ricordare quel primo viaggio fatto da due convogli, ciascuno composto da due locomotive gemelle – la Bayard e la Vesuvio (progettate da Bayard su prototipo dell’ inglese Stephenson) ha preso parte anche il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli. «La nostra sfida è quella di potenziare lo strumento principe della mobilità, il treno, come volano – ha detto per la lotta alle differenze di opportunità».
Nel suo discorso il presidente Mattarella, oltre a ricordare il sacrificio dei due agenti di polizia uccisi nella questura di Trieste (parole accolte da un lungo applauso), ha detto che tra le persone «che hanno contribuito alla vita della nostra società vi sono i ferrovieri» ringraziandoli «per quanto hanno fatto, per quanto fanno e quanto faranno per il nostro Paese». Il Capo dello Stato è giunto a Portici con il treno presidenziale, che è stato completamente restaurato. A bordo del convoglio anche i ministri De Micheli e Di Maio, il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca ed il sindaco della Città metropolitana di Napoli, Luigi de Magistris.
Poi il presidente Mattarella si è recato in visita al vicino museo di Petrarsa che quest’anno ha raggiunto la quota di 250mila visitatori. Accompagnato dai vertici Fs e dal direttore della Fondazione Fs, Luigi Cantamessa, il Capo dello Stato ha ammirato il convoglio che 180 anni fece il primo viaggio. Al termine al presidente Mattarella è stata donata una foto tratta dall’archivio della Fondazione che ritrae il padre del Capo dello Stato, Bernardo, a bordo di un treno, che è stato più volte sottosegretario e ministro dei Trasporti.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE