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Lei vince un terno al Lotto e perde i soldi per strada; a lui capita quella che tutti chiamerebbero una botta di fortuna – per averli trovati – che alla fine gli costa però una denuncia per furto aggravato. Protagonisti della storia, successa a contrada Pianette di Santa Caterina Albanese, due persone del posto: un’anziana donna e un bracciante agricolo residenti entrambi nello stesso comune ed entrambi con una grande necessità di quel denaro.
I fatti risalgono a qualche mese fa, ma l’epilogo si è avuto solo di recente, al termine di indagini nient’affatto semplici che hanno tenuto impegnati i carabinieri della compagnia di San Marco Argentano in una serie di riscontri, anche a mezzo dei telecamere di sorveglianza.
Recatasi in ricevitoria dove aveva giocato il Lotto, la pensionata settantenne incassa i 1200 euro del terno. Dopo qualche commissione nel piccolo centro, la spesa al vicino supermercato (che paga con soldi che si era già portata appresso, e senza dunque intaccare il premio, la donna rientra a casa ed è lì che scopre l’amara sorpresa: il portadocumenti contenete il denaro della vincita non è più nella borsa. Dopo le prime ricerche in casa e nei luoghi in cui è passata poco prima, decide di recarsi dai carabinieri della stazione più vicina, quella di Fagnano Castello. Ai militari racconta tutto; teme di essere stata vittima di un furto, ma non spera minimamente di rivedere quei soldi. E invece.
I militari ricostruiscono la giornata della signora, gli spostamenti, gli incontri; ascoltano le testimonianze della gente del luogo. Riescono a individuare il luogo e il momento nel quale il portadocumenti è sparito. Dalle ricostruzioni emerge che il portadocumenti non è stato sfilato dalla borsa, ma è caduto accidentalmente.
Circoscritta l’area in cui la cosa può essere avvenuta, grazie alle testimonianza e alle immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso presenti sulla zona, i militari sono riesciti a identificare tutti quelli che hanno transitato da quel luogo nei minuti successivi al passaggio della pensionata. Alla fine i sospetti si sono concentrati su un bracciante del luogo che, vistosi incredibilmente scoperto, ha confessato senza reticenze.
Per l’uomo, S.S., padre di famiglia, ha raccontato di essere stato vinto dalla tentazione di tenere per sé la somma. Sebbene il gesto per il codice penale sarebbe piuttosto equiparabile all’appropriazione indebita, per lui è scattata al denuncia a piede libero per il reato di furto aggravato: sulla base di recenti sentenze della Cassazione, i carabinieri hanno optato per questa imputazione poiché nel portafogli c’erano anche i documenti che con facilità avrebbero consentito all’uomo di restituire il denaro alla legittima proprietaria; e se non lo ha fatto è solo perché aveva la deliberata intenzione di non farlo.
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