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OTTO giorni, dal 25 agosto al primo settembre, di passeggiate guidate, presentazioni di libri, dibattiti, mostre. Il centro di Camigliatello Silano si anima per la V edizione della Settimana della cultura calabrese, l’appuntamento che l’anno scorso è stato premiato dai lettori del Quotidiano come evento dell’estate 2012 (LEGGI IL SONDAGGIO).
Un programma intenso che si snoda attorno Casa del forestiero della Pro loco nella centralissima via Roma del centro turistico silano. Ma ogni giorno è prevista anche un’escursione nei luoghi significativi per i temi della giornata: si andrà al convento di San Francesco di Paola a Spezzano della Sila, al cippo di Nicola Misasi, all’ex aeroporto militare di Camigliatello, la Stragola dove furono catturati i fratelli Bandiera e l’abbazia florenze di San Giovanni in Fiore. Come negli anni passati, ci sarà spazio anche per i giochi tradizionali che animeranno il pomeriggio e sabato 31 il terzo torneo nazionale du strummulu (resta ancora imbattuto il record di 2’43’’11). E in serata un ciclo di proiezioni di docu-film e pellicole sul patrono calabrese per il primo San Francesco di Paola Film Festival.
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La Settimana della cultura, promossa dall’Universitas Vivariensis con il patrocinio del Comune di Spezzano della Sila, nell’edizione 2013 vuole infatti sottolineare alcune ricorrenze del mondo culturale e religioso calabrese. E tra queste proprio i 500 anni dalla beatificazione di San Francesco di Paola, a cui sono dedicate anche tre mostre ela presentazione del libro di padre Giovanni Cozzolino su “La dolce pedagogia della penitenza evangelica in San Francesco di Paola”, a cui presenzierà Giuseppe Fiorini Morosini, fresco di nomina nella diocesi di Reggio-Bova.
Altra ricorrenza in rilievo sono i 70 anni dal 3 settembre 1943: lo sbarco a Reggio Calabria delle forze delle Nazioni unite per la fine della seconda guerra mondiale; oltre al libro di Antonio Coscarelli sul diario del suo papà “combattente per la libertà” nei Balcani, ci sarà la mostra curata da Stefano Vecchione sulle casematte-bunker in Calabria.
Ci sarà poi spazio per la figura di Vincenzo Federici-Capobianco, il protomartire del Risorgimento calabrese mentre tra le mostre è da segnalare anche quella curata da Biagio Gamba su “Memento mori. La concezione della morte nell’iconografia di piccolo formato nei secoli XVI-XIX”. Tra i libri in presentazione, il saggio di Mario Casaburi su “GianCarlo Maria Bregantini una luce nel giardino della Locride”, a cui parteciperanno il parroco di Cetraro don Ennio Stamile, il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta Salvatore Magarò, il presidente regionale del Movimento Cristiano Lavoratori Vincenzo Massara, il giornalista Andrea Gualtieri e il magistrato Biagio Politano. Il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea Luigi Renzo parteciperà invece alla presentazione del suo libro su “Monachesimo e santità in Calabria”.
Ma la Settimana della cultura calabrese è innanzitutto una grande occasione di incontri, ecco perché domenica sera 25 agosto è prevista la festa della “Comunità don Milani” di Acri e la consegna del Premio Cassiodoro, giunto quest’anno all’undicesimo edizione. Il tema, dice Demetrio Guzzardi rettore dell’Universitas Vivariensis, è volutamente “governativo”: la creatività del Fare. «Quotidianamente – afferma – in Calabria ci sono uomini e donne che si impegnano, molti di questi gratuitamente, al servizio della cultura e di chi è rimasto un po’ più indietro», questo il criterio che è stato scelto per la designazione dei nominativi. Otto giorni a Camigliatello Silano per riaffermare, ci tengono a sottolinearlo gli organizzatori, che solo «la bellezza salverà il mondo».
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