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di Renato Carpentieri

MATERA 0 NEAPOLIS 4
MATERA (4-4-2) Mirabelli 5; Scudieri 5 (1′ st De Vecchis 5,5), Catalano 5, Martinelli 5, D’Amanzo 5; Carretta 5 (13′ st Ostaku 5), Mazzoleni 5 (13′ st Martone 5), Conte 5, Logrieco 5,5; Albano 5, Genchi 5. A disp.: Dimola, Bartoli, Campo, Salemme. All. Giusto 5
NEAPOLIS MUGNANO (4-4-2): Napoli 7,5; Fiore 6, Bianchi 6,5, Barone 7, Mannone 6; Bonanno 7,5 (17′ st Carotenuto 6) , Esposito 6,5, Somma 7, Prato 6 (6′ st Attanasio 6) ; Sergi 7 (23′ st Fontanella 6), Pastore 6. A disp.: Errichiello, D’Ascia, Ponticelli, Foglia. All. Castellucci
Arbitro: Frizza di Perugia
RETI: 2′ pt Barone (N), 3′ pt Bonanno (N), 39′ pt Sergi (N), 16′ st Bonanno (N)
NOTE- Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 1000. Ammoniti: Logrieco e Martone del Matera; Bianchi, Bonanno e Somma del Neapolis. Angoli 5-4 per il Matera. Recupero 1′ pt; 2′ st.

MATERA- Due schiaffi in tre minuti e il Matera va giù a tappeto. Imbarazzante ko incassato dal Matera, alla terza sconfitta interna stagionale e sono piovuti fischi. Vittoria meritata del Neapolis. Ma nel giorno in cui, invece, era attesa la prova d’orgoglio del Matera. E’ arrivata invece la conferma che bisogna agire sul mercato. E in fretta. Giusto ha incassato la fiducia della società, ma è chiaro che alla luce di una partita importante come quella con il Sapri e il derby a Francavilla domenica prossima non c’è certo da perdere tempo e operare nei punti in cui il Matera, secondo tecnico e società, dovrà intervenire. Una delegazione di tifosi a fine gara ha avuto un colloquio con i vertici della società biancazzurra che senza dubbi era più in difficoltà dei sostenitori nel dover spiegare quanto è successo ieri pomeriggio in campo. Perchè una sconfitta così roboante che giunge dopo quella con il Pianura e il Pisticci non fa certo bene al calcio materano, né tantomeno ai sacrifici che la società ha messo in campo in questi due anni di gestione. Bisognerà correre ai ripari, ma nel frattempo rialzarsi in vista della Coppa perchè ora la classifica del Matera si è fatta davvero anonima e la zona play off si è allontanata parecchio e superare il turno resta davvero l’unico sfogo per non trasformare l’annata in un’ennesima delusione per i tifosi.
LA GARA-Giusto presentava Catalano in coppia con Martinelli affiancando Conte a Mazzoleni, sull’altra sponda Castellucci, che non poteva utilizzare gli squalificati Moxedano e Daleno, gettava subito nella mischia il neo acquisto Sergi, preferendolo a Fontanella, e in campo c’era un duello nel duello con Albano a quota dieci nella speciale classifica marcatori lontano solo una lunghezza. Il Neapolis voleva riscattare la sconfitta interna inattesa con l’Angri di sette giorni fa e aveva la vetta a portata di vittoria visto che il Sant’Antonio Abate riposava. Matera in cerca del passaporto da grande. Palla a centro e Logrieco spaventa il Neapolis al primo minuto con una serpentina in area. Sembrava un Matera voglioso e pungente. Invece al 2′ Catalano sbaglia un retropassaggio di testa a Mirabelli dosando male la forza, il difensore prova a recuperare e rovescia il pallone prorio sui piedi di Barone che insacca con un pallonetto, con il portiere che era fuori dai pali per ricevere il retropassaggio. Palla a centro e altro disimpegno imperfetto e Bonanno ha la palla per il due a zero che arriva con un pallonetto preciso del giocatore campano. Matera nell’angolo, ma vivo. Piovono occasioni per la squadra di Giusto. Genchi per Albano e palla alta da due metri. Logrieco su punizione fa gridare al gol, ma il pallone è sull’esterno della rete. Si esalta Napoli. Due prodezze: una su Genchi e poi nega ad Albano un gol fatto. Che fosse una giornata-no per il Matera lo conferma il pallone che Albano alza a due metri da Napoli e che invece poteva riaprire la partita. Ci credono i biancazzurri perchè il Neapolis in difesa sembra abbordabile e Logrieco sulla sinistra mette in difficoltà i campani. Ma è solo supremazia e basta. E nel momento migliore del Matera c’è un’altra “chicca difensiva”. Infatti, trenta minuti di fuoco, ma improduttivi e il Neapolis colpisce ancora. E’ Sergi a sfruttare i centimetri che ha in più del suo marcatore Martinelli ed è tris con grandi responsabilità del portiere Mirabelli. Sergi raggiunge Albano in vetta alla classifica dei marcatori e chiude la pratica. Perché il Matera diventa nervoso e con idee offuscate. Difficile recuperare tre gol in un mare di fischi. Tutti meritati. Ma è chiaro che il Neapolis gioca sul velluto e il pallone diventa una palla di fuoco per i calciatori di Giusto che provano qualcosa solo per forza d’inerzia. Il Neapolis non abbozza cedimenti e il cronometro gira a sfavore dei materani che tengono il pallino del gioco ma senza creare particolari grattacapi a Napoli. Giusto inserisce Martone e Ostaku togliendo Mazzoleni e Carretta, ben controllato e arma inceppata dei biancazzurri. Il gol il Matera lo meriterebbe, ma non arriva nonostante il grande movimento di De Vecchis inserito da Giusto a inizio ripresa al posto di Scudieri. Anzi, il Matera si apre alle ripartenze e c’è il poker del Neapolis ancora con Bonanno che firma la doppietta personale e festeggia l’aggancio in vetta a Sergi e Albano. La rincorsa del Neapolis alla vetta, interrotta con l’inatteso scivolone interno contro l’Angri, giunge al capolinea, grazie ad una prova di forza che consegna al torneo una nuova leader, il Neapolis. Mentre il Matera entra in crisi d’identità.

SPOGLIATOIO- IL MATERA si ferma al XXI Settembre. Niente da fare contro il Neapolis che ieri a Matera ha conquistato bottino pieno, mettendo in cassaforte il primato in classifica insieme al Sant’Antonio Abate che ha osservato il turno di riposo. Una sconfitta pesante, quattro a zero, che secondo l’allenatore materano è figlia del doppio svantaggio rimediato nei primissimi minuti del match.“Bisogna essere realisti – ha spiegato il tecnico materano, Pino Giusto – il doppio svantaggio nei minuti iniziali della gara ci ha messo ko. Un vero peccato perchè prima di subire le due reti dal Neapolis, era stato propri il Matera a rendersi in diverse occasioni pericoloso con Logrieco dalle parti del loro portiere. Sul due a zero per loro è stato difficile anche fare discorsi tattici e tecnici”. Cosa succede ora?
“Dobbiamo essere bravi a non distruggere quello che possiamo ricostruire, dobbiamo essere bravi a rialzarci – ha continuato Giusto. Dobbiamo ingoiare questo boccone amaro e ripartire anche perchè in settimana abbiamo una gara importante che è quella di coppa Italia contro il Sapri”. Il tecnico materano chiude facendo un’ultima considerazione. “Ho una grande rabbia addosso, perchè non riesco a spiegarmi come mai in casa non riusciamo a fare risultato.. al tempo stesso però la squadra non deve mollare perchè c’è da giocare ancora tutto il girone di ritorno”.
In sala stampa c’era anche il direttore generale, Giuseppe Fragasso, che ha confermato le intenzioni di mercato del Matera oltre che l’assoluta fiducia nei confronti del tecnico Giusto.
“La società fa quadrato con la squadra, il tecnico non verrà esonerato e né messo in discussione e noi non accetteremmo nemmeno le sue dimissioni. Per quanto riguarda il mercato, abbiamo valutato quali sono i ruoli da ricoprire e rafforzare”. Al termine dell’intervista, Fragasso ha aggiunto: “Il Matera ha perso, è vero, e posso anche comprendere che la gente al termine della gara possa fischiare. Quello che non concepisco è il comportamento ostile nei confronti della società da parte di una frangia di spettatori della tribuna, non capisco perchè queste persone inizino a fischiare o criticare già dal primo minuto del match. Se restassero a casa sarebbe un bene per loro stessi.Un plauso invece ai gruppi del tifo che ci sostengono fino alla fine. Poi è normale che se c’è da fischiare è ovvio che vada accettato”.
Alla fine della gara, pronto è stato il commento del tecnico del Neapolis Mugnano, Ezio Castellucci:
“Il Neapolis ha ottenuto un risultato più che meritato – ha affermato a fine gara il tecnico campano, Ezio Castellucci. Micidiale è stato sicuramente l’uno – due che abbiamo rifilato al Matera; il doppio vantaggio, infatti, ha steso i lucani che sono stati colpiti a freddo. La vittoria di ieri è servita sia per raggiungere, finalmente, il primo posto che per riscattare la sconfitta casalinga di domenica scorsa conto l’Angri. E’ stato un risultato giusto, per questo motivo vorrei fare i complimenti al Neapolis che ha messo in pratica il lavoro svolto durante la settimana. Vincere quattro a zero a Matera è certamente un risultato di prestigio anche se è stato abbastanza pesante per i ragazzi di Giusto”. Come giudica il Matera visto in campo contro la sua squadra? “Il Matera è certamente una formazione composta da giocatori di categoria ed ha anche un buon allenatore – ha continuato Castellucci. Sicuramente avrà la possibilità di rimettersi in carreggiata. Agganciato finalmente il primo posto in compagnia del Sant’Antonio che ha osservato il turno di riposo.“Si, finalmente siamo primi in classifica. Un primato che ci da tante soddisfazioni dopo un inizio campionato un pò in sordina”.

Pisticci 0Casarano 1
PISTICCI (4-3-3): Marino 6; Basile 5,5, Vallefuoco 5,5, Di Maria 4,5, Chiaffitella 5,5; Grieco 6,5 (19′ s.t. Semeraro 5,5), Ferrentino 5,5, Guarino 5,5; Farinola 5, Rovira 4,5 (15′ s.t. Lavecchia 5,5), Di Noto 5 (36′ s.t. Truglio s.v.). A disposizione: Maida, De Nittis, Angiò, Lupacchio. All.: Arleo 6
CASARANO (4-4-2): Leopizzi 6; Fazio 6,5, Serao 6,5, Calabro 6, Palma 6; Presicce 6 (27′ s.t. Salvadore s.v.), Bonaffini 6 (42′ s.t. Caracciolo s.v.), Stentardo 6, D’Anna 6; Villa 6, Palazzo 6,5 (23′ s.t. Cenciarelli 6). A disposizione: Corradini, Niccolini, Rocco, Aragao. All.: Bianchetti 6
Arbitro Giacomozzi (sez. di Fermo). Assistenti: Fiorentino, Rabissoni
Rete: Palazzo 30′ p.t.
Note: spettatori 600 circa. Ammoniti: Chiaffitella, Grieco, Semeraro, Calabro, presicce, Villa, Cenciarelli. Angoli 4-1 per il Casarano. Recuperi p.t. 1′; s.t. 4′
Cambia il tecnico, cambia il modulo, ma non cambia il modo in cui il Pisticci perde le partite. Anche con il Casarano decide l’ennesimo regalo della retroguardia gialloble. Questa volta l’errore da matita blu è del rientrante Di Maria che alla mezz’ora appoggia corto di testa per Marino, ma di fatto serve Palazzo, il quale s’inserisce e tocca a rete per un gol facilissimo. Finisce 1-0 per il Casarano con gli ospiti che portano a casa tre punti al termine di una gara tutt’altro che esaltante ed avara di occasioni. La giornata si apre con il tributo commosso dei giocatori e della tribuna a Pietro Masiello, per tutti “Lupone”, un tifoso doc scomparso all’improvviso in settimana. Il Pisticci ha il merito di giocare con grinta e determinazione. L’iniezione di fiducia del nuovo tecnico Arleo dà i suoi frutti. La squadra entra in campo con un altro piglio e riesce a giocare degnamente contro un avversario più forte. Ciò che manca, però, è la capacità di creare occasioni da gol, tanto più contro una squadra di colossi e di giocatori che provengono dalle categorie professionistiche. La tattica di Arleo, dunque, paga fin quando il Pisticci non va sotto, ma una volta passato in vantaggio il Casarano non concede nulla, amministra con facilità e prende i tre punti con il minimo sforzo. All’esordio sulla panchina gialloble Arleo cambia modulo. Difesa a quattro con Basile e Chiaffitella esterni, Di Maria e Vallefuoco centrali; centrocampo a tre con Ferrentino davanti alla difesa, Grieco e Guarino in mezzo; linea d’attacco con Rovira unica vera punta e gli under Farinola e Truglio a sostegno. Fino alla mezz’ora c’è sostanziale equilibrio. In apertura Leopizzi anticipa Di Noto scegliendo bene i tempi dell’uscita. Poi al 10′ ci prova Villa, ma la sua conclusione dal limite viene neutralizzata in due tempi da Marino. Al 18′ ci prova Calabro sugli sviluppi di un corner: il colpo di testa è morbido ed impreciso. Al 24′ Villa recupera palla al limite dell’area e val tiro, ma colpisce la traversa. Un minuto dopo il Casarano si porta in vantaggio sfruttando l’ennesima disattenzione stagionale della retroguardia gialloble. Va in gol Palazzo che ringrazia il difensore Di Maria per l’involontario assist. A quel punto in Casarano, pur non trovando continuità in fase d’attacco, gestisce bene il possesso, consapevole della pochezza di un avversario che, nonostante la buona volontà, non ha argomenti per nuocere. Ed in effetti la reazione dei gialloble è sterile. Il Pisticci mette il naso in avanti solo allo scadere prima con una punizione di Vallefuoco, che Leopizzi neutralizza senza difficoltà e poi con Rovira che riceve palla da lontano, sfrutta l’unica disattenzione di Calabro, ma poi si fa recuperare al momento del tiro ed è costretto a concludere sul fondo.Nella ripresa il Casarano potrebbe subito raddoppiare in seguito ad un’azione personale di D’Anna, che fa il vuoto sulla destra, entra in area e tira incrociato trovando Marino pronto alla deviazione in angolo. Poi all’11’ ci prova Villa su punizione, ma la mira è imprecisa.Il Pisticci opera qualche cambio. Arleo, che era passato alla difesa a tre, è costretto a cambiare Grieco con Semeraro, per evitare una espulsione (Grieco , già ammonito, era stato graziato dall’arbitro un minuto prima del cambio), ed inserisce Lavecchia in attacco al posto di uno spento Rovira. Ma la sostanza non cambia. Il Casarano amministra senza difficoltà e sbavature e gestisce l’incontro con personalità. Troppo superiore l’undici di Bianchetti che conta su giocatori esperti e prestanti fisicamente. Al 24′ Lavecchia prova la conclusione dalla lunga distanza, ma Leopizzi non corre rischi. Al 34′ Vallefuoco si perde D’Anna che serve Villa, il quale calcia sul portiere da posizione angolata. Solo allo scadere si fa vivo il Pisticci prima con Farinola, che calcia fuori dallo specchio, e poi con Chiaffitella che tenta un tiro cross insidioso, ma destinato sul fondo.
Roberto D’Alessandro
SPOGLIATOIO- “SEMBRA un film già visto”. Ci mette poco Pasquale Arleo a prendere confidenza con l’ambiente gialloble. Il film già visto è il gol incassato dal Casarano, l’ennesimo su regalo di una difesa che dall’inizio dell’anno ha collezionato diverse gravi disattenzioni favorendo in numerose circostanze il vantaggio dell’avversario di turno. “Prendere gol in questo modo – commenta Arleo – dispiace soprattutto perché, contro una squadra in forma come il Casarano, non abbiamo concesso molto. Ma poi, se il gol ce lo facciamo da soli, è tutto inutile. C’è inesperienza, l’errore sul gol subito è stato gravissimo e purtroppo non è il primo di quest’anno”. Il mister sottolinea comunque la buona prestazione del suoi ragazzi. “Siamo stati bravi perché non abbiamo fatto giocare una squadra forte come il Casarano ed in campo ce l’abbiamo messa tutta, provando a fare il possibile”.Il problema, però, è che quello che il Pisticci ha a disposizione non basta. Ed ieri si è avuta ancora una riprova in tal senso. “Eravamo leggeri in avanti – aggiunge Arleo – e non è un caso se questa squadra senza Lupacchio in campo non abbia realizzato nemmeno un gol. Manca qualche elemento. Credo che il Pisticci abbia bisogno di tre o quattro giocatori di esperienza che possano completare questa rosa, senza per questo voler disdegnare l’impegno di chi è sceso in campo ed ha lottato per tutta la gara. A tal proposito ritengo che le contestazioni siano ingenerose. Avevamo di fronte un avversario molto forte, con il quale la squadra ha lottato con dignità facendo il massimo”. Per il futuro prossimo, tuttavia, si attendono novità dal fronte mercato: “l’obiettivo – conclude Arleo – è fare le scelte giuste e soprattutto possibili, ma è chiaro che qualcosa ci serve. Dobbiamo intervenire sul mercato, perché nonostante tutti gli accorgimenti tattici possibili gli errori si ripetono con troppa frequenza”.Soddisfatto per il risultato, un po’ meno per il gioco. Ma nel complesso mister Bianchetti sa che va benissimo così, perché in un campionato così lungo non si può giocare sempre bene ed in alcune circostanze bisogna far leva sull’esperienza, ed anche sulla fortuna, per avere la meglio degli avversari. “Il Pisticci – commenta il tecnico del Casarano – non ci ha impensierito, anche se noi non siamo riusciti a fare il nostro gioco, come invece ci era spesso accaduto di recente, sia per la voglia e la determinazione di un avversario che ha giocato una prestazione generosa sia perché su questo campo è impossibile giocare palla a terra”.Il successo, comunque, seppur frutto di una gara tutt’altro che spettacolare, è meritato: “i campionati – prosegue Bianchetti – si vincono anche attraverso questo tipo di partite. Abbiamo preso i tre punti e questo è ciò che più conta in questo momento. A volte bisogna vincere anche senza andare troppo per il sottile. E poi sapevamo di avere di fronte una squadra che, seppur indietro in classifica, aveva forti motivazioni dopo il cambio tecnico.

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