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di PARIDE LEPORACE

Mentre il Pdl ignora dimissioni autorevoli dei suoi esponenti e non si preoccupa di aver perso il baluardo di Matera, Martorano continua a sfogliare la margherita del futuro, e la gran parte dei generali del Pd e dei colonnelli di altri partiti si dedica al preferito gioco degli organigrammi, arriva la mossa di Vincenzo Folino che dalla sua posizione di consigliere regionale mette sul piatto una proposta politica a tutto tondo.
Molto semplice e corente con il suo pensiero. Folino senza politichese e a chiare lettere dice “aboliamo il listino per le prossime regionali”.
E’ questa la proposta di un politico preoccupato del logoramento dei partiti lucani e che si apre alle istanze che provengono dall’opinione pubblica più avanzata che non gradisce la “camera di compensazione” delle oligarchie locali. Una proposta molto di sinistra, a nostro parere.
Folino che è anche vicepresidente della Commissione affari istituzionali sa che tempi e opportunità dei diretti interessati possono bloccare l’ iniziativa e pertanto in coerenza con una sua proposta di legge firmata con Adeltina Salierno suggerisce di correggerla a favore di una rappresentanza di genere più che necessaria all’assemblea regionale.
Quella di Folino è la classica mossa del cavallo. Ovvero la mossa che spetta al pezzo degli scacchi che si muove obliquamente e che metaforicamente aggira la convenzionalità della politica muovendosi di fianco perché la via diretta è preclusa.
E’ noto che Folino ha ispirato la candidatura di Roberto Speranza che con il suo programma di rinnovamento è diventato segretario regionale grazie però ad un accordo tra le diverse correnti. Ora spetta al giovane segretario del Pd trovare le mediazioni adeguate per sostanziare la mossa di Folino evitando di farla restare lettera morta. Si perderebbe una buona occasione.

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