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La conferma della condanna di primo grado per un imputato, lo sconto di pena per i due accusati «eccellenti» Vincenzo Sculco, oggi consigliere regionale, e Carmine Talarico, ex presidente della Provincia di Crotone, e una sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per gli altri imputati, tranne due. Sono state queste le richieste del sostituto procuratore generale di Catanzaro, Massimo Lia, al termine della sua requisitoria nel processo di secondo grado per le quattordici persone coinvolte in un processo che si è celebrato davanti al tribunale di Crotone, nell’ambito del quale il pubblico ministero Pierpaolo Bruni contestò reati che complessivamente andavano dalla frode in pubbliche forniture, alla truffa, tentata truffa, falso ideologico, turbativa d’asta, concussione, abuso d’ufficio, rivelazione di segreto d’ufficio, corruzione, minacce. Il processo di primo grado si concluse il 2 febbraio del 2007 con quattordici condanne ed un’assoluzione. I giudici inflissero 7 anni di reclusione a Vincenzo Sculco, allora capogruppo regionale della Margherita, e 6 anni a Carmine Talarico, esponente del Ds, per i reati di corruzione ed abuso d’ufficio che sarebbero stati commessi tra il 2000 e il 2001, quando i due ricoprivano, rispettivamente, la carica di vice presidente e presidente della Provincia di Crotone. Oggi il pg ha chiesto che i due uomini siano prosciolti per molti capi d’accusa ormai prescritti, e dunque che le pene per loro siano rideterminate in 4 anni per Sculco (difeso da Enzo Ioppoli e Mario Nigro), e 5 anni per Talarico (difeso da Francesco Laratta), e nell’interdizione temporanea, e non più perpetua, dai pubblici uffici. Chieste due conferme della sentenza di primo grado, nei confronti di Valentino Riolo, che fu condannato per falso ideologico a 2 anni di reclusione (pena sospesa) e per Franceso Balzano (2 anni). Per tutti gli altri il pg ha chiesto il proscioglimento per prescrizione, si tratta di Pierluigi Liguori (aveva avuto 2 anni); Vincenzo Capozza (aveva 1 anno e 3 mesi); Domenico Voce, (2 anni); Domenico Borelli; Alfredo Virgilio Voce (2 anni); Rosario Lopez, (1 anno e 6 mesi); Ernesto Riolo; Antonio Truglio (3 anni); Giovanni Marescalco (3 anni); Vincenzo Proietto Donato (2 anni). Il processo davanti alla Corte d’appello di Catanzaro riprenderà il 14 dicembre con le arringhe dei difensori (tra gli avvocati impegnati Teresa Cortese, Giuseppe Barbuto, Domenico De Tommaso, Giovanni Allevato, Luigi Colacino, Pasquale Nicoletta, Francesco Gallo, Maurizio Tricoli, Nicola Cantafora, Francesco Verri, Luigi Ligotti), e poi la sentenza.
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