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Per il tecnico Lerda oggi è un giorno speciale e forse è il miglior momento per affrontare il Toro: non tanto perché i granata sono all’asciutto di vittorie da quattro giornate, l’ultima a spese della Reggina, quanto perché sembrano attraversare un periodo non troppo ispirato a livello di gioco.
Il Crotone però non deve sottovalutare il Torino che ha risorse tecniche infinite, quante nessun altra squadra del torneo può vantare, e che intravedono la possibilità di accorciare le distanze dalle squadre che li precedono. Per quanto riguarda la formazione sono solo due i dubbi. Uno riguarda la coppia degli intermedi, ma è debole: Beati e Galardo sono i titolari, le prime quindici giornate l’hanno affermato con chiarezza, e quindi giocano loro, col rientrante De Martino in panchina.
La scelta, poi, è dovuta anche alla necessità di affidarsi ad un sapiente distributore di gioco come il perugino contro un avversario dall’elevato tasso tecnico. L’altro dubbio, come al solito, riguarda la trequarti. Ma anche qui siamo alla quasi certezza delle preferenze, con Gabionetta e Petrilli esterni, quest’ultimo confermatissimo anche perché motivatissimo (è torinese e di scuola juventina), e Mazzarani in mezzo, anche perché come fai a rinunciare ad uno che nelle ultime tre partite ha segnato tre gol mettendo la firma su tutti e sette i punti conquistati? Il modulo, comunque, non cambia, anzi, è Colantuono ad essere tentato di passare al 4-4-2. Un onore, se ci pensate, per il Crotone e per Lerda, anche se alla fine crediamo che si vedrà il solito Torino, con Gasbarroni o Leon alle spalle di Bianchi e Di Michele o Vantaggiato, uno dei due ex rossoblu, l’altro è Ogbonna.
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