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di ANTONELLA CIERVO
ESPERIMENTO perfettamente riuscito. L’apertura domenicale al pubblico (dalle 9 alle 14) degli uffici della Questura di Matera ha ottenuto, al tempo stesso, due obiettivi: consentire di ottenere documenti in un giorno festivo, ed evitare i luoghi comuni errati sulle forze dell’ordine. Maria Luisa Fasano, responsabile dell’Ufficio stranieri della Questura affronta senza difficoltà la domenica al lavoro. «Non è un’eccezione – spiega – accade spesso ma, abitualmente, la Questura di domenica non ha uffici aperti al pubblico». L’iniziativa, preceduta soltanto da Rimini, verrà ripetuta, come dimostrano anche le richieste di passaporto presentate ieri. «All’apertura degli uffici stamane – prosegue la Fasano – c’erano già alcuni albanesi in attesa. In molti casi il vero problema è che queste persone, impegnate a lavorare per tutta la settimana nei centri della provincia, non possono recarsi in tempo utile a ritirare il permesso di soggiorno. L’opportunità offerta da questa iniziativa, è stata determinante anche in questo senso». Alle 12 di ieri mattina, infatti, erano già stati ritirati 50 permessi. I tempi burocratici oggi si sono ridotti, arrivando a 15 giorni, al massimo, perchè il permesso giunga dal Poligrafico dello Stato. «Un ottimo passo avanti che si unisce al sistema Spaid, fondamentale per evitare cambi di identità dei clandestini: un’impronta digitale passata sotto un led luminoso si collega ad un data base che ne verifica l’esattezza. «Il nostro personale che oggi è come sempre al lavoro – aggiunge Maria Luisa Fasano – è convinto che il rapporto diretto e la corretta informazione rappresentino un passo avanti necessario a combattere gli stereotipi legati agli stranieri nel nostro Paese. Modelli sbagliati che la nostra attività contribuisce ad allontanare».
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