1 minuto per la lettura
CATANZARO – Ultime battute nel processo in corso davanti alla Corte d’assise di Catanzaro a carico di Emilio Antonio Bartolotta, di 32 anni, accusato dell’omicidio di Michele Penna, di 30 anni, scomparso ad ottobre del 2007 da Stefanaconi (Vibo Valentia), ed il cui corpo non è mai stato trovato. Ieri sono stati sentiti gli ultimi tre testi della pubblica accusa, rappresentata in aula dal pubblico ministero Giampaolo Boninsegna, e cioè una testimone, Maria Teresa Lopreiato, e due degli investigatori che svolsero le indagini.
SCOPRI TUTTI I CONTENUTI
NEL FASCICOLO AD AGGIORNAMENTO DINAMICO
SULL’OMICIDIO DI MICHELE PENNA
Poi la Corte presieduta dal giudice Giuseppe Neri (a latere Emanuela Folino) ha rinviato al prossimo 16 dicembre, quando si chiuderà definitivamente l’istruttoria dibattimentale, in modo che si possa passare poi alle discussioni e richieste del pm, della parte civile e della difesa. Per l’omicidio del giovane Penna, che secondo gli inquirenti è stato ucciso perchè aveva una relazione con la moglie di un esponente di spicco della cosca di cui egli stesso avrebbe fatto parte, un altro imputato, Andrea Goti, di 30 anni, lo scorso 5 maggio è stato condannato a 16 anni di reclusione dal gup di Catanzaro al termine del giudizio abbreviato.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA