X
<
>

Share
1 minuto per la lettura

Milano È stato condannato a 30 anni di reclusione il boss della ‘ndrangheta Mario Carvelli, accusato di aver gestito un vasto traffico di cocaina nel quartiere popolare di Quarto Oggiaro, alla periferia di Milano. I giudici della sesta sezione penale del capoluogo lombardo hanno inflitto condanne comprese tra i 7 anni e i 19 anni ad altri 6 imputati, arrestati il 26 giugno 2008 in seguito ad una vasta operazione a cui parteciparono 300 poliziotti.

Alla lettura della sentenza una donna, parente di uno degli imputati, ha gridato rivolto al collegio “infami di m…” ed è stata identificata dalle forze dell’ordine. Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Claudio Gittardi, nel quartiere era in atto da tempo lo spaccio a cielo aperto, gestito dal clan della ‘ndrangheta dei Carvelli, con batterie di pusher e corrieri, capace di generare un giro d’affari di 800 mila euro al mese.

I giudici hanno condannato a 19 anni Andrea Natale, a 11 anni Salvatore Napoletano, a 8 anni Sergio Testa, a 7 anni e mezzo Roberto Spinazzola, a 7 anni e un mese William Amato e a 7 anni Roberto Feliziani. Il 3 luglio scorso in abbreviato erano state emesse quindici condanne fino a 16 anni per alcuni giovani spacciatori che partecipavano al traffico. “Dare 30 anni per uno spaccio da strada è fuori da ogni logica – ha commentato il legale di Carvelli, l’avvocato Amedeo Rizza -. Tutti gli operanti che sono venuti a testimoniare l’hanno definito uno spaccio da strada. In questo processo poi si è cambiato il collegio ben tre volte”. (immagine dalla rete)

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE