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Un testimone di giustizia è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Taurianova per stalking e danneggiamenti. Si tratta di R. G., 54 anni, con vari precedenti tra i quali figura una condanna per aver favorito nel 1986 la latitanza del rosarnese Rocco Zuccalà, autore di un duplice omicidio. Nei confronti di R.G. il gip del tribunale di Palmi ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare dopo che un’indagine dei carabinieri aveva raccolto elementi di responsabilità per ben cinque danneggiamenti di autovetture. I ripetuti danneggiamenti, avvenuti sempre nelle ore notturne con l’uso di liquidi corrosivi, catrame e, in un caso, appiccando l’incendio ad una autovettura, non sono le uniche condotte di cui Gligora si è reso responsabile. L’attività investigativa ha anche accertato che l’uomo ha effettuato veri e propri «appostamenti» sotto l’abitazione di una persona di San Martino, molestandola e facendola sentire continuamente controllata. Ciò ha causato nella vittima un perdurante e grave stato di ansia e paura, tale da farla temere per l’incolumità propria e dei congiunti. Timori, questi ultimi, non certo infondati, non solo in ragione dei danneggiamenti, ma anche per le ripetute ingiurie e minacce subite anche da una delle figlie della persona perseguitata.. A rendere singolare la vicenda di R.G. è il suo repentino cambiamento di status nei confronti della Giustizia. Sebbene egli fosse già pregiudicato, nel 2002 fu vittima di una estorsione aggravata commessa nei suoi confronti con metodi mafiosi, per la quale denunciò l’estortore, Domenico Ferraro, appartenente alla locale criminalità, che poi fu condannato. Per questi fatti divenne testimone di giustizia, chiedendo ed ottenendo di essere sottoposto a misure di protezione e di tutela da parte delle forze dell’ordine.

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