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di GIANROCCO GUERRIERO Mai fermento come in questa settimana, in paese, per la questione della discarica. Un ribollire, da più parti, che è simile a quello dell’acqua in una pentola, in cui, quando la pressione è mantenuta costante, più in là con la temperatura, oltre un certo limite, non si può andare. Ed il liquido ripiega in bolle esplosive che destano attenzione e scottano, ed esigono un intervento che riporti coerenza, soddisfi e plachi. Intanto, l’Amministrazione ha accettato la richiesta di un Consiglio Comunale Straordinario avanzata giorni fa dalle forze d’opposizione che si sono espresse all’unanimità. E l’incontro, che potrebbe anche costituire l’ “evento-intervento” atteso, si terrà domani alle 17. Ma il Comitato cittadino ha già annunciato una manifestazione in grande stile per sabato, il “tono” della quale – lo intuiamo – dipenderà sostanzialmente dagli esiti di giovedì. Dopo lo spazio dedicato ieri alla rappresentanza dei cittadini, il nostro giornale ha inteso sondare in anteprima sia il punto di vista dell’Amministrazione che quello delle forze consiliari di minoranza, in merito all’infittirsi rapido delle tensioni. Non essendo riusciti a contattare Rocco Cancellara, abbiamo fatto un tentativo, rivelatosi più fortunato, con il telefonino di Savino Ciola, da qualche mese a questa parte vicesindaco. «È molto gradita questa chiamata, anche noi abbiamo il desiderio di esprimerci» ha esordito Ciola poco prima dell’ora di pranzo, tenendo a precisare che stava uscendo in quel momento dal vigneto di famiglia, «ad un tiro di schioppo da C.da Mattinella». «Io in questo paese ed in queste terre ci vivo – ha continuato – e ci vivranno i miei figli; per questo, la scorsa primavera, sono stato fra i primi a chiedere l’insediamento di una Commissione Consiliare, la quale potesse valutare nei dettagli il progetto del nuovo impianto per la gestione dei rifiuti del Comprensorio; noi vogliamo fare le cose per bene, e per questo continuiamo a fare pressione in direzione di un programma di raccolta differenziala spinta, unica via utile a dissipare timori ed a vanir fuori da paventate emergenze». «Quindi, noi dell’Amministrazione – ha aggiunto l’assessore – siamo senz’altro dalla parte dei cittadini e continueremo ad opporci ad ogni forma di “degenerazione” che interessasse il nostro territorio. Ma ci tocca anche riconoscere di avere, in qualità di governanti, delle precise responsabilità. Il che ci porta a dissentire da un semplicistico “no discarica” tout court. Per delle precise ragioni: attualmente scarichiamo la spazzatura a Venosa, ma non durerà a lungo; quindi riverseremo su Sant’Arcangelo, con un enorme aggravio di spese. E poi? Queste sono domande che purtroppo dobbiamo porci, essendo “costretti” ad un livello di comprensione del problema un pò più elevato e più oggettivo». «Quindi, posso anticipare ha concluso – che la linea adottata dall’Amministrazione in questo frangente sarà innanzitutto finalizzata alla protezione del territorio. Ma in una maniera costruttiva, che non esclude a priori la presenza di un impianto sicuro e ben gestito, bensì esige rassicurazioni tangibili ed agevolazioni economiche cospicue per la cittadinanza».

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