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La decisione della Regione Calabria di costituirsi parte civile nel procedimento penale relativo alle navi dei veleni è stata presa dall’esecutivo regionale riunitosi oggi sotto la presidenza di Agazio Loiero.
La Regione ha sostenuto, attraverso l’intervento dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpacal), le ricerche coordinate dalla Procura della Repubblica di Paola (Cosenza) che hanno portato alla scoperta del relitto di un’imbarcazione fatta affondare, secondo il pentito di ‘ndrangheta, Francesco Fonti, al largo di Cetraro (Cosenza), con un carico di rifiuti radioattivi. Successivamente l’indagine è stata trasmessa, per competenza, alla Dda di Catanzaro.

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