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«Comincerà nei prossimi giorni alla Camera la discussione della mozione bipartisan Realacci-Granata, sottoscritta da numerosi deputati sia di maggioranza che di opposizione, relativa al ritrovamento di un relitto, probabilmente la nave Cunsky, al largo di Cetraro (Cs)».
A riferirlo è il vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera, l’onorevole Salvatore Margiotta (Pd), sottolineando che «la mozione impegna, tra l’altro, il Governo ad assumere azioni serie nel coordinare una task force che tenga insieme tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella vicenda».
Per il parlamentare, «particolare valenza il tema acquista in Basilicata: è di ieri la notizia che gli operatori della nave Astrea ritengano molto probabile la presenza al largo di Maratea di un relitto. È urgente che si faccia piena luce sulla esistenza e sulla essenza dello stesso, per fugare, ci auguriamo, dubbi sulla possibile presenza di rifiuti tossici o radioattivi o per mettere rapidamente e totalmente in sicurezza un’area di straordinaria valenza naturale e paesaggistica del Mezzogiorno.
La Basilicata, indicata più volte in varie indagini come ricettore finale di rifiuti tossici o radioattivi, nelle montagne interne, in particolare calanchive, ed oggi anche nei fondali marini tirrenico ed jonico, sembra essere stata crocevia di attività internazionali illecite connesse al traffico delle scorie: bisogna che si faccia luce al più presto su tutti gli aspetti della vicenda».
«Bene fa la Regione, ed in particolare l’assessore all’ambiente, Vincenzo Santochirico – ha continuato Margiotta – a fornire ogni collaborazione, anche in concerto con Legambiente, indirizzata all’immediato riscontro della possibile presenza di un relitto al largo di Maratea. Vigileremo, attraverso tutti gli strumenti parlamentari a disposizione, affinchè – ha concluso – il Governo, da parte sua, sia efficace ed adempiente e superi lo stato attuale di stasi e timidezza».

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