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«Martedì ho incontrato i funzionari del Ministero dell’Ambiente e i tecnici dell’Ispra. Mi hanno mostrato i piani di caratterizzazione della valle del fiume Oliva. La prossima settimana avremo il piano definitivo e si potrà cominciare a scavare, in tre o quattro punti diversi».
E’ il Procuratore di Paola (CS), Bruno Giordano, a parlare riguardo il presunto inquinamento da metalli pesanti dell’alveo del fiume Oliva, nei comuni di Serra d’Aiello e di Aiello Calabro, dove sarebbe stata riscontrata un’alta incidenza tumorale.
Qui si sospetta che siano stati interrati fusti contenenti materiale tossico, secondo alcune tesi provenienti dalle stive della nave Jolly Rosso, arenatasi presso la foce del fiume nel dicembre del 1990. «Spero che in una quindicina di giorni riusciremo ad avere una campionatura sufficiente del territorio – ha aggiunto Giordano – e poi sapremo finalmente la verità. I tecnici consegneranno tre campioni dei prelievi fatti, uno per la Procura, uno per l’Arpacal e uno per il Ministero dell’Ambiente. Appena avremo i risultati, potremo pensare all’eventuale bonifica».
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