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LAMEZIA TERME – Doveva ricevere a breve dalle mani del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il premio nazionale delle Arti del Miur (sezione decorazione artistica), vinto lo scorso novembre, ma a soli 24 anni, mentre stava per imbarcarsi su un aereo nello scalo veneziano, Fiorella Folino è stata colta da un aneurisma cerebrale che l’ha uccisa. Stava per tornare nella sua città dopo avere trascorso il Capodanno a Venezia insieme al marito, Michele Mercuri. Durante l’imbarco, Fiorella ha avuto un malore. Soccorsa, è stata trasportata in ospedale, dove ieri i medici ne hanno dichiarato il decesso. I familiari hanno dato il consenso per l’espianto degli organi, mantenendo fede ad un suo desiderio. Affacciatasi al teatro per un pò di tempo, si era diplomata lo scorso anno all’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro. Il riconoscimento che avrebbe dovuto ritirare le era stato assegnato da una giuria presieduta da Ugo Nespolo e costituisce uno fra i più prestigiosi concorsi indetti dal Ministero dell’istruzione, dell’’Università e della ricerca (Miur). La cerimonia di premiazione si è tenuta nll’Accademia Albertina di Torino, sede designata dal Miur ad accogliere l’edizione 2012 del più prestigioso premio riservato agli allievi degli istituti di Alta Formazione Artistica di tutta Italia. La manifestazione è nata nove anni fa per iniziativa di Giorgio Bruno Civello, Direttore Generale del comparto Afam (Alta Formazione Artistica e Musicale del Miur), che ha voluto dar vita a una rassegna che coinvolgesse tutte le Accademie di Belle Arti, insieme ai Conservatori di Musica, agli Isia (Istituti Superiori per le Industrie Artistiche), all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica e all’Accademia Nazionale di Danza, nel giusto intento di portare alla ribalta i migliori studenti dei tanti prestigiosi istituti di Alta Cultura.
«E’ la prima vera grande soddisfazione della mia carriera artistica – disse a sua tempo Fiorella Folino – oltre alla vittoria, questa è una bella occasione di confronto con i colleghi che provengono da altre parti d’Italia che evidenzia anche la qualità del lavoro prodotto dall’accademia di cui faccio parte». Nel descrivere la sua opera, la vincitrice della sezione Decorazione, intervistata dal Quotidiano, rimarcò l’ampiezza di vedute e la competenza della commissione giudicante: «Il mio – disse la compianta artista – è un lavoro particolare, realizzato con corrugati per impianti elettrici che rimanda a due realtà: all’esuberante ed eccentrico abbigliamento barocco e al mondo alieno, inteso come organismo non ancora identificato. L’opera dunque si potrebbe definire, nella sua complessità, come una fusione tra una creatura sconosciuta e una veste barocca».
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